Ughetto: da vecchio laboratorio sartoriale a nuova casa vacanze

Nella cittadina dove la murgia barese lascia spazio alla Valle d’Itria prende vita una nuova struttura, semplice ed elegante, pronta ad accogliere i turisti. Si chiama Ughetto - traditional apulian flat e sorge a Locorotondo, una delle città pugliesi più gettonate degli ultimi tempi dove eventi, sagre e architettura ne hanno consacrato il successo.

 

Nata dalle “ceneri” di un antico laboratorio sartoriale, Ughetto, è una piccola dimora completamente ristrutturata e rielaborata. Dai primi del '900, in queste stanze erano sistemati decine di tessuti e bottoni di ogni genere e colore destinati ai sarti che attentamente creavano abiti su misura; in questi mesi, invece, si è deciso che queste mura dovessero indossare nuove vesti.

Alessia Angelini, designer e figlia dei proprietari dei locali, ha realizzato il concept, la progettazione degli interni e si è occupata del branding, mantenemdo vivo il fascino della tradizione locale seppur accostandolo ad un design contemporaneo e ricercato.

La struttura abbraccia una comoda zona giorno dotata di angolo cottura, tavolo da pranzo, frigorifero e televisore. In lontananza, invece, si scorge un'alcova adornata di un antico arco in pietra locale e decorata a mano sulle pareti con un pattern jungle dall'artista Massimo Angelini che accoglie il divano letto di supplemento alla zona notte situata nella parte ovest e costituita da letto matrimoniale, stand appendiabiti e tv. Il bagno è dotato di ogni comfort e l’intero appartamento è provvisto di riscaldamento, aria condizionata e wifi gratuito.

In questo appartamento, tutto è stato studiato nei minimi dettagli e nulla lasciato al caso. Il pavimento, che si ispira alle tradizionali graniglie in marmo, punta a far rivivere il passato; proprio per questo è stata scelta la collezione Frammenti di Ceramica Faetano, che unisce da un lato il battuto veneziano dall’altro i colori polverosi/materici e racchiude in sé la stessa essenza del tempo passato.

L’ispirazione di Frammenti 20x20 nasce dall’idea di riutilizzo che si faceva a Venezia di frammenti/scaglie di marmo, coccio, vetro per creare l’effetto terrazzo. Questa collezione è pensata in quattro colorazioni (bianco, nero, terracotta e azzurro) e 2 differenti granulometrie: macro e micro. All’interno della grafica è possibile notare come i colori bianco, nero, terracotta e azzurro si ritrovano armoniosamente in tutte le quattro tonalità. Due tipologie di decoro arricchiscono questo progetto: il “decoro fiore” che ricorda le vecchie pavimentazioni di alcune case rurali ed è perfettamente abbinabile ai fondi Macro e Micro e al formato brick. Il “decoro dipinto” realizzato con 28 soggetti grafici differenti assortiti in maniera casuale: geometrici, fiori, petali. Il suo utilizzo è ideale per sottolineare alcuni ambienti della casa, ad esempio una stanza da bagno o anche la zona tavolo in un dining moderno.  La greca, tipica decorazione del battuto alla veneziana, permette di creare fasce, tappeti e di far convivere insieme colori o texture differenti.

In abbinamento ai fondi e decori 20x20 è stato progettato un nuovo formato da rivestimento in gres porcellanato. Si tratta del formato 7,5x40, stretto e lungo, costituito da bordi strutturati e una superficie colorata lucida, più una leggera grafica che dà un sapore maggiore di manufatto. Le colorazioni sono perfettamente abbinabili a tutto il 20x20 di Frammenti. Questo formato è ideale per pose sia in orizzontale dritto, sfalsato ma anche in verticale, tono su tono o con due colori a contrasto.

Ad assumere un ruolo importante sul fronte materico è anche l'artigianato in ferro: tutte le applique, infatti, e la sospensione in cucina sono state realizzate a mano utilizzando vecchie lamiere bronzate. 

Riviste