Architettura e design

Una "Case Study House" nel cuore di Madrid

Per un appartamento ristrutturato nel centro di Madrid, l’ispirazione stilistica arriva dalle tipiche Case Study Houses americane degli anni Cinquanta-Sessanta. A fondersi per creare un contesto abitativo attuale ed eclettico sono infatti stili d’interior differenti, con accenni vintage e materiali moderni come il grès porcellanato e il cemento spatolato.

Il rinnovamento della casa, curato dal noto studio spagnolo La Reina Obrera, ha portato alla netta suddivisione della metratura tra zona giorno e zona notte: da un lato, sono disposte le tre camere da letto, tra cui una con bagno privato e le restanti con bagno in comune e accesso dal corridoio; dall’altro si colloca l’area living, sviluppata su circa 90mq e articolata in differenti ambienti connessi reciprocamente.

Zona cinema e sala da pranzo, il soggiorno con ampio divano personalizzato e la zona studio, il "cubo" contenitore e la cucina con bar si avvicendano con armonia scandendo lo spazio in maniera originale.

La cucina: protagonista dell’appartamento

È proprio la cucina l’elemento di spicco nell’intera area living: uno spazio studiato su misura dal team di professionisti e curato nei minimi particolari per adattarsi ad una configurazione non convenzionale, scelta con il fine ottimizzare maggiormente la metratura a disposizione.

Il risultato consiste in un ambiente rettangolare delimitato da una ripetizione seriale di sei portici cuciti insieme da bretelle diagonali, quasi a simulare un avvolgente effetto "a spirale" dei mobili disposti al suo interno. L'arredamento verte sull’isola indipendente, incuneata tra i pilastri del primo portico da cui pendono i pensili contenitivi, su un set di blocchi disposti a L e su un angolo bar con sgabelli affacciato sul soggiorno.

Per completare il mobilio è stato scelto il top in gres porcellanato Uni Ice di SapienStone che si integra perfettamente alle basi bianche. La luminosità che ne deriva crea un piacevole contrasto con la struttura in ferro che delimita la cucina e con i pensili arancioni, un colore voluto dal proprietario della casa.

Gli architetti Ana Andrés e Diego Ramos hanno scelto questa variante materica per la purezza del bianco, che non presenta venature o grane, e per la piacevolezza che restituisce al tatto la finitura naturale. Inoltre, il formato grande lastra ha permesso di sperimentare con forme e soluzioni innovative:

Trovare questo materiale è stato come trovare il "pezzo" che completa il puzzle” raccontano i due architetti de La Reina Obrera “Una volta scelta la finitura e verificate le sue caratteristiche tecniche, abbiamo capito che potevamo realizzare il design della cucina esattamente come avevamo previsto. In questo caso abbiamo scelto di creare uno spessore maggiorato del piano lavoro di 5 cm per allinearlo otticamente all’altezza delle maniglie delle ante sottostanti. Quello che più ci ha sorpreso è che l’unione fra diverse lastre risulta praticamente invisibile. Le sue caratteristiche tecniche hanno permesso di integrare alla perfezione un piano in vetroceramica e una cappa da piano estraibile con un risultato impeccabile”.

Il grès porcellanato SapienStone permette, infatti, di creare piani cucina senza soluzione di continuità che uniscono estetica ineguagliabile, estrema resistenza, facilità di pulizia e igienicità; caratteristiche preziose in cucina.

Il top Uni Ice fa parte della collezione di texture monocromatiche di SapienStone ed è stato introdotto in collezione per offrire una superficie estremamente flessibile capace di adattarsi a cucine tradizionali e moderne. Assieme a Urban Antracite e a Urban Argento, è uno dei top SapienStone disponibili nei due spessori di 12 e 20 mm.

 

Credit ph: Carla Capdevila

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