Una villa in solid surface sul Lago di Garda

Nasce sulle rive del Lago di Garda un’affascinante villa studiata nei dettagli, ricca di affacci esterni e plasmata dal solid surface. La casa è una sapiente combinazione tra le architetture classiche in pietra che costellano il territorio e le linee contemporanee delle abitazioni metropolitane. Ne risulta una struttura brillante, lineare e senza eccessive decorazioni, rispettosa del panorama circostante e costruita attorno a grandi facciate vetrate che incorniciano il lago. A curare la progettazione, Campanardi DESANTI in coordinamento con lo Studio Dreer-Graf GmbH.

Gli esterni

All'esterno si incontra una elegante piscina a sfioro, lunga sei metri e con una pavimentazione in solid surface HI-MACS®. Il pattern scelto presenta un motivo a cerchi dal look retrò, ottenuto tramite la fresatura del materiale. Una scalinata in pietra naturale conduce sul prato, interamente cintato da una paratia in vetro che non ostacola la vista sul panorama. Elemento curioso è la piccola postazione bar con frigorifero, nascosta in un blocco lineare in solid surface percettivamente nascosto nello spazio circostante.

La piscina, la doccia (in HI-MACS®) e l’arredo, creano un’oasi di benessere e di convivialità, in cui spicca l’imponente tavolo in solid surface di 4 metri di lunghezza, dall'aspetto futuristico. Una forma iconica resa possibile dalle caratteristiche della pietra sinterizzata, che non solo è termoformabile, ma può essere lavorata in maniera tale da eliminare i segni di giunzione alla vista. Completano lo spazio il focolare con struttura cilindrica in HI-MACS® e una piattaforma relax di 3,40 x 4,40 metri, con ampi cuscini su struttura in solid surface e tavolini coordinati.

Gli interni 

Design, luce naturale, spazi aperti: sono questi i tre pilastri progettuali degli ambienti interni della casa. A predominare nel living sono i colori neutri, che non sottraggono al panorama il ruolo di protagonista. Da tre lati della grande stanza (circa 120 mq), infatti, si gode di una vista mozzafiato sul lago, incorniciato dagli infissi e dalle imponenti colonne strutturali, in acciaio rivestito in legno laccato. HI-MACS® torna protagonista anche nei punti meno evidenti: ne sono un esempio le griglie d’aerazione circolari, o i vani ricavati per lo stazionamento degli altoparlanti integrati, dell’impianto d’illuminazione e per i condotti d’ispezione, tutti sagomati in modo sartoriale. 

Una confortevole zona pranzo con l’angolo cottura domina il piano superiore della villa. Il piano del tavolo, in solid surface, è posizionato su una struttura scultorea in acciaio inossidabile laccato nero. La cucina, composta da un’isola geometrica antistante un’armadiatura su più altezze, è interamente in HI-MACS® Alpine White ed è integrata alla perfezione nella zona giorno. 

La zona di passaggio per il pianterreno si distingue dal resto dell’abitazione per il suo parquet scuro in rovere affumicato, che contrasta con il bianco circostante e I colori accesi delle opere d’arte esposte. Su di essa si affacciano porte rasomuro che conducono alla stanza degli ospiti, la cabina armadio, la sala fitness, la camera padronale, il bagno padronale e l’ascensore.

Nel bagno degli ospiti, sono in solid surface il lavabo con piano reclinato e scarico a gola e il relativo mobile, con maniglie su misura nichelate che richiamano gli altri accessori. Nel bagno padronale, invece, HI-MACS® è stato impiegato per la creazione del grande lavabo, di 1,90 metro, e della spaziosa cabina doccia con vista sul Lago di Garda. Anche il pavimento, le pareti e il soffitto sono in solid surface, uniti senza giunzioni visibili per enfatizzare il senso di continuità e limitare l’accumulo dello sporco. 

La camera è separata con porte scorrevoli dal bagno, dalla cabina armadio e dalla sala fitness. Fiore all’occhiello del progetto della zona notte, l’immensa parete scorrevole in HI-MACS® che separa la camera patronale dall’esterno, con griglie irregolari (di 2,5 metri di larghezza) che richiamano le superfici asimmetriche delle pareti in pietra dell’edificio.

 

photo © Melanie Gotschke