Wolfhouse: una casa storica con cucina che unisce passato e futuro͏
Situata sulla sommità di una collina con vista panoramica sul fiume Hudson (NY), la storica casa di Philip Johnson, la Wolfhouse, ritorna in vita grazie a un progetto di ristrutturazione. Il focus principale è la cucina: una configurazione realizzata in ottica sostenibile con pezzi second hand dell'iconico sistema modulare USM Haller di USM Modular Furniture.
La Wolfhouse fu progettata nel 1949 da Philip Johnson, architetto americano di spicco, su richiesta di Benjamin V. Wolf dal quale prende il nome. La casa ha molti elementi in comune con la costruzione più famosa di Johnson, la Glass House, eretta nello stesso anno. Queste prime opere leggendarie sfoggiano lo stile distintivo del famoso architetto: layout a pianta aperta per creare un grande open space e pareti in vetro a tutta altezza che offrono ampie vedute sul paesaggio naturale circostante.
Possedere e mantenere una residenza storica creata da un architetto di fama mondiale è un grande impegno e i nuovi proprietari lo sanno bene. Jiminie Ha – direttrice di Graphic Design presso il Museo Guggenheim – e Jeremy Parker – fondatore dell'agenzia creativa Good People – hanno acquistato l’immobile nel 2020. Da quel momento, l'hanno meticolosamente rimessa a nuovo ripristinandone il concept di partenza. L'estro creativo da art director di Jiminie e Jeremy li spinge a mettere al primo posto la sostenibilità e l'autosufficienza inventiva nel loro lavoro. Hanno, inoltre, esteso il loro approccio a ogni dettaglio della ristrutturazione dell'immobile e dell'interior design, reperendo mobili vintage e pezzi architettonici recuperati per completare i lavori di restauro, che comprendevano lavandini, vasche da bagno e finiture.
Pur rimanendo fedeli alla planimetria originale, i proprietari si sono concessi un tocco creativo con il mobile della cucina. Erano alla ricerca di elementi in acciaio, un materiale in voga nei mobili da cucina degli anni Cinquanta, e l'iconico sistema USM Haller è stata la scelta più idonea per la ristrutturazione della cucina.
«Siamo consapevoli degli effetti nocivi dell'obsolescenza programmata. In qualità di designer, è nostra responsabilità mettere al centro del nostro lavoro la sostenibilità intelligente, lavorando con quello che abbiamo già, senza generare ulteriori rifiuti» afferma Jiminie Ha.
Insieme al consulente di USM Modular Furniture hanno progettato una cucina capace di incarnare sia il passato che il futuro di questa abitazione attraverso una palette cromatica molto diffusa negli anni Cinquanta, ma l'hanno interamente costruita con i pezzi dell’azienda svizzera usati, dando vita a una “cucina USM” sostenibile e dal design unico.
«Originariamente avevamo pensato di utilizzare un rivestimento in pietra per i piani di lavoro. Abbiamo collaborato con l’artista Shawn Maximo per visualizzare una versione più moderna di questa cucina», ha spiegato Parker «Una volta che abbiamo scoperto le configurazioni di USM, abbiamo visto che parlava da sola e che non c’era davvero bisogno di aggiungere altri dettagli al piano».*
Considerato l’intento dei proprietari di evitare "nuovi" materiali e cercare prodotti duraturi, USM Modular Furniture si è rivelato il partner perfetto per la cucina della Wolfhouse. I mobili dell’azienda svizzera sono noti per la loro longevità grazie all'uso di materiali di alta qualità e al principio della modularità, che consente di adattarli all'infinito. L'azienda è stata la prima in Europa a essere certificata dal Greenguard Environmental Institute per le basse emissioni di particolato e sostanze chimiche generate dai suoi prodotti, e il sistema modulare USM Haller vanta la certificazione Cradle to Cradle®, lo standard globale che certifica i prodotti salubri, equi e sostenibili.
Con vista sul fiume Hudson, la Wolfhouse di Philip Johnson a Newburgh, New York, oggi può essere prenotata per $ 1.110 a notte sul sito Airbnb.
* Fonte: https://robbreport.it/wolfhouse-philip-johnson-affitto-airbnb/