Terreal Italia ripensa la terracotta lanciando EXAGON

I mattoni a vista in laterizio, conosciuti come materiali tra i più antichi e utilizzati nella storia dell’edilizia, da Occidente a Oriente, hanno attraversato da protagonisti epoche, stili e tendenze, legando la propria identità a progettisti e architetture memorabili, riuscendo ad esprimere puntualmente istanze culturali e sociali molto diverse tra loro. Dalla solidità strutturale dell’architettura romana, alla leggerezza delle trame in laterizio forato dell’architettura araba, il mattone si è dimostrato modulo base di linguaggi sempre più complessi e articolati, declinati da maestri dell’architettura come Louis Kahn, Walter Gropius, Mario Ridolfi, Aldo Rossi e Renzo Piano. 

La terracotta si appresta oggi ad affrontare un’altra sfida, avvicinandosi con incisività ad un ambito inusuale e inaspettato: l’interior design.

Con i suoi marchi d’eccellenza SanMarco e Pica, Terreal Italia ha saputo sviluppare negli anni un’attenzione unica al progetto e alla tradizione manifatturiera del “Made in Italy”. Avvalendosi del dialogo ininterrotto con progettisti e designer, l'azienda è così diventata un esempio contemporaneo di come i valori dell’avanguardia creativa e la capacità inventiva possano combinarsi con il sapore della sapienza artigianale e della tecnologia industriale più avanzata.

Con queste premesse nasce la collezione EXAGON, risultato di un processo progettuale che parte dal connubio di due materiali naturali e antichissimi: la terracotta e il vetro. La prima materica, solida, terrosa e opaca e l’altro diafano, leggero, delicato e trasparente. Due materiali che si completano a vicenda, creando una armonia unica negli spazi interni.

Grazie alla forma dell’esagono regolare perfetto EXAGON appare in equilibrio tra momenti storici differenti: se per un verso i moduli volumetrici delle formelle grandi in terracotta (con differente spessore materico per dare vibrazione e movimento alla composizione), traggono ispirazione dalla tradizione architettonica secolare (esempio tra tutti i bellissimi studi Rinascimentali di Paolo Uccello e Donato Bramante) e da alcuni esperimenti espressivi della contemporaneità (basti pensare ai rivestimenti tridimensionali di certe architetture o alle bellissime ceramiche modulari di Nino Caruso negli anni Settanta), le lastre in piccolo formato in vetro sono il risultato di una ricerca, materiale e tecnologica, che affonda le sue radici nella tradizione musiva secolare, di cui i Bizantini a Ravenna furono capostipiti e grandi maestri.

EXAGON è disponibile in cinque colorazioni sia per le formelle in terracotta sia per quelle in vetro: Bianco di Carrara, Nero Lavico, Oro Brillante, Rosa del Deserto, Cortèn. Una palette di colori in linea con le esigenze del vivere contemporaneo e studiata per permettere infiniti abbinamenti di colori.

La consistenza sottile della materia rende peraltro possibile una grande libertà di posa e la composizione di geometrie di rivestimento inusuali vicina ai risultati formali di mosaico e libero decoro.

 

Photo: Morgana Bartolomei - Hutomo Abrianto - Avery Klein - Devon Janse van Rensburg - Thanos Pal - Daniel Chen

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