5 materiali per ristrutturare in chiave green
Il 22 di Aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, una ricorrenza che ricorda ancora una volta a tutti la necessità e il dovere di mettere in atto quanto possibile per tutelare il pianeta che ci ospita. Se per quanto riguarda il mondo del design e dell’arredo nell’ultimo decennio aziende e progettisti hanno lavorato mettendo la sostenibilità al primo posto, per quanto riguarda le ristrutturazioni è ancora necessario fare chiarezza rispetto a materiali e soluzioni che dovrebbero essere presi in considerazione in fase di rinnovo della propria abitazione.
Gli esperti di habitissimo, il portale leader in Europa meridionale e Sud America che mette in contatto diretto clienti e professionisti del settore, hanno quindi analizzato 5 materiali naturali che possono essere impiegati in fase di ristrutturazione, ricordandone i benefici.
La Pietra
Se oggi, nella nostra penisola, le pietre naturali maggiormente usate per l’edificazione di muri portanti sono i tufoidi, in passato - a secondo dell’area geografica - molti altri tipi di materiali lapidei venivano impiegati nella costruzione e la nostra ricca storia dell’arte ne è la dimostrazione: dalla pietra leccese, porosa e duttile, a quella di Lessinia con la quale è stata edificata l’arena di Verona, gli esempi sono tantissimi. Riconsiderare i materiali locali per l’edificazione significa non solo riappropriarsi di modi antichi che conferiranno personalità alla costruzione, ma riscoprirne le qualità. Se impiegata in modo appropriato la pietra aiuta a ridurre la quantità di energia utilizzata per il riscaldamento/raffreddamento della casa oltre ad essere durevole, ignifuga, a prova di insetti, parassiti e muffe.
Balle di fieno
Costruire una casa di paglia sembra un’idea bislacca eppure - sopratutto in America - è stato un materiale molto diffuso per tantissimo tempo. Contrariamente a quanto si possa immaginare le balle di paglia compressa sono materiali da costruzione estremamente solidi e sostenibili. Vengono impiegati sia come blocchi per strutture edilizie che come come isolanti. Le eccellenti proprietà di isolamento termico permettono un'efficienza energetica superiore di circa il 75% rispetto ai muri di costruzione tradizionali. Inoltre, sfatando un altro mito, un cappotto termico realizzato con questo materiale ha un’ottima resistenza al fuoco perché le balle di paglia sono così strettamente compresse da non permettere il passaggio d'ossigeno, scongiurando il divampare di incendi.
Bambù
L'uso del bambù come materiale decorativo è un trend in grande ascesa. Se secoli fa, in Asia, il bambù era la principale fonte di materiali da costruzione (veniva impiegato non solo per l’edificazione di case ma anche per costruire ponti e altre infrastrutture) oggi la grande popolarità è dovuta al ciclo di vita della pianta che è molto più breve rispetto ad altri tipi di alberi. Per ottenere il miglior utilizzo, il bambù deve essere trattato con prodotti chimici o immerso nel fango per venire trasformato in un materiale impermeabile e resistente alle termiti. Se da un lato la costruzione con questo materiale richiede tecniche e metodi diversi rispetto ai metodi di costruzione convenzionali, dall’altro è oppurtuno valorizzarne le grandi qualità: è un materiale estremamente flessibile e incredibilmente resistente. I pavimenti in parquet di bambù saranno sicuramente meno pregiati di altre essenze, ma sono belli resistenti e decisamente sostenibili.
Canapa
Il cemento di canapa è uno dei materiali più promettenti quando si parla di bioedilizia così come il mattone di canapa, un biocomposito in canapa-calce con alta capacità isolante termo-acustica, la cui produzione viene effettuata con un procedimento a freddo. Il biocomposito di canapa e calce può essere impiegato anche come intonaco isolante, come un conglomerato cementizio. Altra qualità indubbia è il processo di produzione dello stesso che avviene a freddo. La canapa, inoltre, è una pianta resistente, poco soggetta a malattie e parassiti animali, e poco esigente in materia di irrigazione.
Lana di pecora
A differenza dell'isolamento in fibra di vetro o della schiuma poliuretanica, la lana di pecora è una soluzione completamente naturale. Dal un punto di vista delle prestazioni, è un materiale che non si degrada così rapidamente come altri materiali isolanti naturali e inoltre, rispetto ad altri isolanti naturali come il cotone, la lana di pecora è potenzialmente più diffusa, si rigenera più velocemente e può essere raccolta più facilmente. Uno svantaggio è che al momento non è una scelta conveniente. Come materiale da costruzione è poco diffuso e gli utenti interessati a questa tecnologia sono coloro i quali sono disponibili a pagare un po’ di più in nome della sostenibilità.