Syria / The making of the future: IUAV per la ricostruzione post conflitto
L’Università Iuav di Venezia accende un faro sulla ricostruzione in Siria avviando, attraverso il programma estivo di architettura W.A.Ve., un progetto culturale che intende dedicarsi alla rinascita post-conflitto del territorio.
Il workshop "Syria / The making of the future" promosso in collaborazione con UN ESCWA (United Nations Economic and Social Commission for Western Asia), UNESCO e Aga Khan Award for Architecture, mira a richiamare l'attenzione del mondo dell'architettura su un argomento ancora poco affrontato.
“L’intento dell’iniziativa - spiega il curatore nonché rettore dell’ateneo Alberto Ferlenga - è di creare un network importante di architetti, esperti locali e globali pronti ad avviare una riflessione sugli strumenti e sui metodi necessari a stabilire una pratica progettuale della ricostruzione di un luogo devastato dalla guerra. Un’opportunità - prosegue il rettore - per riaffermare l’appartenenza della Siria al patrimonio culturale dell’umanità e la responsabilità cosmopolita della sua ricostruzione. W.A.Ve. 2017 - conclude Ferlenga - riconferma l’attenzione di Venezia, del tessuto produttivo italiano e dell’Università Iuav verso gli eventi critici del mondo e il loro coinvolgimento sui temi della ricostruzione, conservazione e trasformazione urbana”.
Dal 26 giugno al 14 luglio negli edifici dell’ex cotonificio Santa Marta e dei Magazzini Ligabue a Venezia, saranno dunque impegnati 26 tra professionisti e docenti provenienti da 14 paesi del mondo e oltre mille giovani.
“Sarà un campus internazionale rivolto a tutti gli studenti della laurea triennale di Iuav - racconta il direttore scientifico Benno Albrecht - e a 150 esterni, di cui 50 siriani. I momenti formativi saranno guidati da 26 professionisti titolari di grandi studi di architettura italiani e all’estero e saranno affiancati da una serie di conferenze aperte al pubblico, organizzate nella sede dei Tolentini, in orario serale. Al termine del lavoro progettuale, suddiviso in 26 laboratori paralleli, sarà allestita una grande mostra finale aperta alla cittadinanza”.
Ulteriore scopo del workshop W.A.Ve. 2017 è la costituzione del SyriaHub Iuav, un think tank che intende fornire una piattaforma apartitica, aperta e collaborativa per la ricerca, la progettazione, la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo di capacità relative alla futura ricostruzione della Siria.
A scendere in campo con Iuav, anche altre università italiane - la Bocconi con il corso di laurea in Economia, la Sapienza con la Facoltà di Archeologia e l’Università di Bologna con quella di Giurisprudenza - e centri di ricerca internazionali che operano nello stesso campo disciplinare, la rete delle 80 università internazionali che hanno accordi con Iuav e oltre cento docenti.
“Attraverso lo studio multidisciplinare delle attuali condizioni del territorio siriano e lo sviluppo di soluzioni per l’architettura, l’urbanistica e la gestione dell’ambiente costruito - spiega il rettore Alberto Ferlenga - giovani professionisti internazionali e siriani condivideranno una strategia di restauro urbano sostenibile per la ricostruzione. Il rinnovo della tradizione italiana del restauro urbano può contribuire a preservare il patrimonio culturale e a promuovere la riconciliazione sociale futura nelle città e nei paesi devastati dalla guerra”.