Hub della Cultura di Venaria Reale, un progetto Piuarch

Piuarch presenta il progetto del nuovo Hub della Cultura di Venaria Reale, un intervento integrato di rigenerazione urbana e innovazione sociale.

Nel centro della città di Venaria Reale (TO), in prossimità di una delle maggiori e più belle residenze sabaude, sorgerà il nuovo progetto di rigenerazione urbana di Piuarch. L’intervento, che prevede la realizzazione di un polo culturale in un’area urbana attualmente in stato di abbandono, si inserisce all’interno del progetto Integrato “Tra Urbano e Periurbano” finanziato dal PNRR il quale ha come finalità la rigenerazione urbana e sociale della corona periurbana della città di Torino. I fondi destinati all’Hub della Cultura nell’ambito del PNRR ammontano a 7 milioni di Euro.

Un’opportunità unica di interagire con le importanti radici storiche di questo contesto cittadino, sviluppatosi intorno alla Reggia a partire dalla fine del XVII secolo, attraverso la riconversione di un’area precedentemente occupata da una caserma, oggi in disuso, in un Hub della Cultura aperto alla comunità. Un importante intervento che permetterà di riattivare il tessuto sociale di questo luogo in disuso grazie alla creazione di nuovi significati e utilizzi.

Il progetto si pone l’obiettivo di affermare la propria iconicità preservando l’identità storico-sociale e culturale del contesto originale.

Lo sviluppo dell’area nasce infatti da uno studio approfondito dell’ambiente circostante e da un confronto con le preesistenze che lo caratterizzano, dai giardini geometrici all’italiana, che fanno parte del complesso della Reggia di Venaria, al Parco naturale regionale della Mandria, un paesaggio straordinario, di rilevanza europea che si sviluppa per 6.570 ettari a nord della città.

Sono queste le premesse che hanno portato all’idea di riattivare questa parte di tessuto urbano, che diventerà spazio connettore tra le varie parti della città, attraverso la creazione di “stanze verdi”, ovvero spazi aperti alla comunità, definite da nuovi edifici con funzioni differenti, in cui la comunione con la natura racconta di un approccio biofilico alla progettazione.

“Gli elementi naturalistici che troviamo nel Parco e quelli più razionali dei giardini all’italiana della Reggia convergono nella definizione del concept del masterplan e diventano l’elemento portante di quelle che chiamiamo ‘stanze verdi” afferma Germán Fuenmayor, socio dello studio Piuarch. “Lo spazio pubblico, aperto e fruibile, convoglia flussi e definisce nuovi ‘interni’, in cui la cittadinanza si può riunire e confrontare. Questo intervento sposta l’attenzione dagli edifici verso gli spazi aperti da esso generati, dando priorità alle relazioni umane e al benessere delle persone”.

Il masterplan prevede un sistema di corti che richiamano, nella geometria dei loro volumi architettonici, l’archetipo della grande caserma interpretato in chiave contemporanea in un complesso fluido e modulare. Gli spazi di aggregazione e per la cultura sono organizzati in un modo informale, non gerarchico, con una copertura a falde che diventa l’elemento connettivo che collega i vari corpi.

Il cuore dell’Hub della Cultura è l’area a nord del sito, dove sorgeranno due nuovi edifici accanto alla preesistente biblioteca Tancredi Milone. Il primo ospiterà il museo della storia della città di Venaria Reale, un archivio storico e spazi per associazioni e coworking, che affacceranno sulla “Piazza della cultura”. Il secondo, sviluppato su due piani e sede del nuovo auditorium da 260 posti e di sale polifunzionali indipendenti, sarà baricentrico tra la piazza della Cultura e un secondo spazio aperto e verde, la nuova “Piazza degli Alberi”.

L’area a sud del sito vedrà invece la presenza di una nuova scuola civica, che sarà oggetto di progettazione e finanziamenti successivi.

L’approccio trasversale che guida la progettazione tiene conto di esigenze diverse ma complementari, dal rispetto del contesto ambientale e paesaggistico, all’attenzione per la vivibilità degli spazi e l’inclusione sociale, all’importanza data al tema della sostenibilità nella progettazione architettonica dei nuovi edifici.

Il legno, materiale estremamente performante e dalla bassa impronta ecologica, è stato scelto come elemento principale sia per le parti strutturali sia per l’involucro. In legno sono travi, pilastri, solai, tamponamenti ciechi e lamelle esterne, mentre all’interno viene il più possibile lasciato a vista, per esaltarne la presenza architettonica.

La progettazione ha seguito allo stesso modo un approccio altamente digitale che consente di definire e standardizzare i singoli componenti costruttivi, prefabbricati e preassemblati off-site, per renderne più efficiente e agevole l’assemblaggio finale.

Le soluzioni adottate garantiscono prestazioni energetiche eccellenti: ne sono un esempio i grandi lucernari e vetrate che inondano gli interni di luce naturale, il sistema di schermatura delle facciate con brise soleil in legno che protegge dal calore in estate e ottimizza il guadagno solare in inverno, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici in copertura, in facciata e nelle pensiline del campus che permettono di disporre di una fonte di energia rinnovabile, pulita, inesauribile.

Relazione, benessere, qualità, sostenibilità sono al centro di questo nuovo lavoro di Piuarch che, ancora una volta, si pone l’obiettivo di intervenire nel contesto urbano migliorando la città, la vita dei suoi abitanti e le condizioni del vivere assieme, nel rispetto delle diversità di ognuno.

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