Speronari Suites: design e sostenibilità a pochi passi dal Duomo
A pochi passi dal Duomo di Milano, precisamente in Via Speronari 4, nasce una nuova “design & entertainment destination”: Speronari Suites. Una struttura ricettiva nel cuore della città meneghina, ma anche dove recarsi per assaporare la cucina argentina de El Porteño Gourmet.
Speronari Suites è frutto dell’incontro tra gli imprenditori Paolo Catoni e Martino Corti, di HotelSolutions (da più di 10 anni società attiva nella consulenza start up di strutture alberghiere oltre che a capo del brand Brera Apartments) con Fabio Acampora e i fratelli Sebastian e Alejandro Bernardez di Dorrego Company.
Per realizzare il progetto Speronari Suites sono stati invitati lo studio di architettura Angus Fiori Architects e l’interior designer Francesca Attolini i quali hanno lavorato in piena sinergia per creare un luogo accogliente, dal design sofisticato e contemporaneo, rivolto ad una clientela internazionale, design-oriented e attenta ai dettagli.
Lo studio Angus Fiori architects ha trasformato, attraverso un complesso intervento di ristrutturazione integrale, l’edificio della metà dell’800 che presenta sei livelli fuori terra per una superficie di circa 1800 mq e 22 suite di superficie tra i 29 e i 44 mq, oltre ad un piano terra a destinazione ristorante ed un interrato con locali fitness e servizi.
L’intento progettuale dello Studio è stato quello di creare un ‘luogo di benessere’ all’interno di un’area a forte vocazione turistica. Proprio per questo la ricerca e la progettazione architettonica si è concentrata su tre temi: l’impiego di materiali e tecnologie ecosostenibili e biocompatibili, l’utilizzo di un linguaggio contemporaneo, che prevedesse finiture ed illuminazione dai toni caldi all’interno del fabbricato storico, e l’isolamento acustico degli ambienti.
La facciata è stata ristrutturata riprendendo da un lato l’aspetto storico originario e dall’altro creando delle nuove aperture e vetrate di grandi dimensioni per illuminare le stanze con serramenti a tutto vetro che presentano la parte interna in legno e quella esterna in alluminio verniciato color marrone scuro o nero e forniscono un notevole comfort acustico, nonostante l’aspetto estremamente minimale dei profili utilizzati.
Per la realizzazione delle unità interne, la scelta dei pavimenti di tutte le stanze è ricaduta sulle doghe in legno di grandi dimensioni, adatte a riprendere la tradizione dei pavimenti milanesi e aumentare la percentuale delle superfici dure. Sono stati inoltre abbinati pavimenti tessili ad effetto tatami nei corridoi dove l’illuminazione calda (Kreon) esalta le tonalità e i colori dei percorsi. Il legno è stato impiegato anche nei locali bagno per continuità compositiva, dove sono presenti sanitari Ceramica Globo e Catalano dalle tinte morbide, gli accessori Fantini e i radiatori Tubes. Una scelta legata non solo all’estetica dei prodotti ma anche alle logiche produttive in direzione ecosostenibile delle rispettive aziende.
Le scale interne di collegamento sono state pensate in legno o in marmo grigio venato, con parapetti in diversi materiali e realizzati su disegno. Anche per la realizzazione delle pareti interne, che presentano differenti colorazioni sono stati usati in genere materiali biocompatibili con sistemi costruttivi a secco che impiegano pannelli multistrato in legno massiccio e in OSB, lastre di rivestimento in gesso-fibra abbinate a coibentazioni termiche ed acustiche in lana di legno o minerale.
La ventilazione meccanica controllata e la centrale VRF con pompe di calore elettriche massimizzano infine l’efficienza energetica e il ricambio naturale d’aria del sistema di climatizzazione senza nessun consumo di energia di origine fossile.
photo credit @Thomas Pagani