Wine & Hospitality experience nelle Langhe

Monforte d’Alba è un incantevole borgo medievale situato nella Langa del Barolo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2018 e parte dei Borghi più belli d’Italia.

Proprio in questo luogo ricco di fascino, circondato da colline su cui si estendono i vigneti, sorge l’azienda agricola Icollirossi, rappresentata da uno splendido casale di campagna riportato a nuova vita dall’intervento di ampliamento, ristrutturazione e interior design a cura dello studio di architettura torinese LATO51, su volontà della famiglia Verga, particolarmente nota nel mondo del vino per la produzione del Barolo di Monforte DOCG.

Per offrire ai visitatori della cantina un’esperienza a tutto tondo tra degustazione, relax e scoperta del contesto paesaggistico, il casale si propone come vera e propria struttura ricettiva in cui assaporare un concetto di ospitalità fortemente connesso al territorio ma disgiunto dai più convenzionali circuiti turistici.

La location è dunque dotata di una sala degustazione, un wineshop e sette camere, tra cui una suite, immerse in un’atmosfera riposante dove la bellezza della tradizione incontra il design contemporaneo. Ogni camera porta il nome di Cru della zona - Bussia, Bricco San Pietro, Bricco San Giovanni, Ginestra e Manzoni – mentre la suite porta il nome della tenuta, Icollirossi. In ciascuna di esse vi campeggia un baule diverso, scovato tra i mercatini di antiquariato per raccontare con la sua sola presenza storie di viaggi e di tempi passati.

Fiore all’occhiello del casale è la sala degustazione per il vino, che attraverso la cura dei dettagli e la ricerca stilistica effettuata dal team progettuale si riscopre un confortevole “salotto per degustare”.

Gli ambienti comuni della struttura sono stati infatti concepiti da LATO51 come spazi eleganti ma allo stesso tempo accoglienti e familiari. A questo scopo, il progetto d’interior ha coniugato il rimando a materiali tradizionali con uno stile più attuale, accostando diverse texture e superfici dalla matericità autentica a colori caldi e toni scuri, stemperati da una sapiente illuminotecnica.

Legno protagonista

Indiscusso filo conduttore dell’interior, il legno veste le stanze con la sua essenza avvolgente, scaldando la metratura e rendendola uniforme. In particolare, la scelta dello studio è ricaduta sulla posa del pavimento ligneo Saloon di Bruno Parquet: una proposta dall’aspetto naturale, caratterizzata da fiamme ampie, nodi stuccati e colorazione non omogenea, che ricorda i parquet d’un tempo e conferisce all’ambiente quella versatilità che ben si adatta a uno stile classico ma anche alle richieste del design e degli arredi più moderni.

La variante selezionata per il progetto consiste in un prefinito in rovere rustico e verniciato con la speciale vernice “effetto olio” del brand, declinato in plance leggermente spazzolate e bisellate sui quattro lati, dalle grandi dimensioni (spessore 14 mm di cui 4 mm di legno nobile, larghezza mm 200 e lunghezze a correre da mm 600 a mm 2400).

L’azienda si è occupata sia della fornitura dei 200 m² di materiale sia della posa in opera del pavimento.

Bruno Parquet

La storia imprenditoriale della famiglia Bruno comincia nel 1929, quando la società BRUNO GB era una fiorente realtà nel commercio e segagione del legname. Ben presto l’attività si espande e comincia la produzione e il commercio del parquet. Grazie ai 90 anni di attività e 4 generazioni, BRUNO PARQUET è oggi un’azienda di grande esperienza e professionalità, riconosciuta per l’ottimo standard qualitativo delle specie legnose e dei prodotti finiti, oltre che per la grande attenzione verso i clienti e per il pieno rispetto del patrimonio boschivo e l’impatto ambientale.

La profonda conoscenza del legno, unita alla qualità della materia prima, all’origine comune delle partite di legname e al controllo accurato in ogni fase produttiva fanno dei parquet Bruno un’eccellenza del made in Italy. Tutti i prodotti Bruno Parquet sono a norma CE e rispondono agli standard stabiliti dalle più recenti normative europee.

ph. Federico Moschietto, Davide Gonella

Riviste