Policroma e Araldica: effetti marmorei d'autore per CEDIT

Lo studio creativo di CEDIT – Ceramiche d’Italia sulle superfici da rivestimento prosegue all’insegna di nuove collezioni d’autore, in grande formato (fino a 120x240cm) e dall’alta componente decorativa.

Policroma di Cristina Celestino

La linea di lastre in gres porcellanato Policroma punta sull’alternanza di codici classici e moderni, con motivi che traggono ispirazione da due distinte fonti: la nobile tessitura venata di alcune specifiche rocce metamorfiche rare e la suggestione delle campiture cromatiche del marmorino“La capacità tecnologica di CEDIT di interpretare altri materiali mi ha permesso di indagare il mondo del marmo e del marmorino. – racconta la designer - Ho deciso poi di palesare la mimesi di questi materiali attraverso l’uso della cornice e la compresenza, nella stessa lastra, sia di marmo che di marmorino, che interagiscono tra di loro attraverso l’uso di grafiche concavo convesse.”

La geometria di un arco a tutto sesto è infatti impiegata per tracciare delle ipotesi di combinazione dei due decori all'interno della stessa ceramica. A completare la collezione è un listello lineare con sequenza di tacche rettangolari verticali, pensato per impreziosire, in abbinamento alle lastre, le composizioni dei piani continui di rivestimento ceramico.

Araldica di Federico Pepe

Araldica trae ispirazione dalle tradizionali carte marmorizzate impiegate per lo più nella legatoria artistica, rielaborate da Pepe per dare vita ad originali tessiture visive che, una volta applicate alle grandi lastre di rivestimento ceramico a parete, assumono la configurazione di una miscela cromatica ipnotica.
Poter lavorare su grandi lastre lucide mi ha permesso di sradicare l’idea della carta marmorizzata dal suo essere carta: questa variante, rispetto alla tecnica opaca, offre una profondità incredibile che sembra quasi diventare tridimensionale sulla superficie. Lavorare con CEDIT mi ha permesso di dare ampio respiro a tutto questo.

Alcune soluzioni disegnate da Pepe prevedono peraltro la giustapposizione di due grafiche lineari centrate rispetto alla geometria della lastra: la figura di un “blasone”, che allude all’immaginario dell’araldica – e la forma di una “clessidra”, originata dalla contrapposizione di due triangoli isosceli.