Anche Adriana Spazzoli ci ha lasciato

di Chiara Bruzzichelli – direttore TILE ITALIA

E ieri, 25 novembre, abbiamo porto l’ultimo saluto ad Adriana Spazzoli. La moglie di Giorgio Squinzi si è affrettata a raggiungere il marito, dopo soli cinquanta giorni.

Non ci sono parole.

Non ci possono essere.

La cerimonia, seppure all’interno di una gremita Basilica di Sant’Ambrogio, si è svolta con discrezione, quasi in intimità: una moltitudine di persone stretta nel rispetto dei sentimenti più laceranti che possa mai provare una famiglia, seppure certamente una famiglia “speciale”.

A Veronica e Marco, chiamati a raccogliere valori e responsabilità rilevanti, nella speranza di produrre un filiale sorriso, riporto una frase da Tocca l’acqua, tocca il vento di  Amos Oz:

“I padri (e, aggiungiamo, le madri) morenti, pensò Yotam, esercitano su di noi un potere che non hanno mai avuto. Quando ti muore il padre tu lo prendi e lo porti con te per il resto della tua vita, come un embrione, e ti accompagnerà in tutte le tue ribellioni senza più arrabbiarsi o punire ma ridendo sommessamente dentro di te. Per il resto della tua vita.”

Adriana Spazzoli ha cessato di combattere il 22 novembre. Era nata a Forlì nel 1948, laureata in Scienze Politiche indirizzo Economia a Bologna, si era sposata con Squinzi nel 1971 nella Pieve di Polenta, comune di Bertinoro.

Dopo le maternità aveva messo tutta la sua energia ed intelligenza nell’affiancare il marito nella scalata che stava trasformando una piccola azienda in multinazionale. Direttore Marketing Mapei, la Dottoressa Spazzoli era caratterizzata da una straordinaria energia e la sua figura è stata ben riassunta da Carlo Pecchi, il Direttore Finanziario di Mapei: «Sono qui da 42 anni e ho visto l’intero percorso dell’azienda e della famiglia. Giorgio Squinzi era un chimico e guidava le scelte strategiche ma Adriana Spazzoli ha dato un’impronta del tutto nuova al gruppo, rilanciandone l’immagine e rivoluzionando la comunicazione. E anche nello sport alcune sue idee, ad esempio i cubi della maglia Mapei nel ciclismo, sono a tutt’oggi utilizzate».

Adriana Spazzoli era anche presidente della Fondazione Sodalitas, il volontariato di impresa: «Innovazione, sostenibilità, attenzione alle persone e presenza forte nella comunità sono i valori condivisi dalle aziende aderenti a Fondazione Sodalitas - aveva dichiarato in occasione della nomina - Oggi più che mai è necessario che le imprese più avanzate si impegnino a fondo per realizzare un nuovo modello di sviluppo, sostenibile e inclusivo».

Entrambi legati alle proprie radici, Giorgio e Adriana si sono spesi per sostenere territori e città e infinite sono le iniziative culturali e le opere di restauro cui hanno partecipato negli anni.

Squinzi, che condivideva con la moglie anche la passione per la musica, dal 2016 faceva parte del consiglio di amministrazione della Scala e la “Prima” rappresentava una delle poche occasioni mondane cui partecipava una coppia che ha fatto cose immense tanto nel mondo imprenditoriale quanto nello sport, ma ha fatto della discrezione una costante di vita.

Noi li vogliamo ricordare così.

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