Broken Nature: dai Bee Awards alla "Nazione delle Piante"

Dal prossimo 1° marzo al 1° settembre 2019 la Triennale di Milano presenterà la XXII Esposizione Internazionale, intitolata Broken Nature: Design Takes on Human Survival, con la curatela di Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design e direttrice del reparto Ricerca e Sviluppo al MoMA.  

Un tema "urgente" quello proposto dalla rassegna, che intende fare luce sullo stato dei legami sempre più compromessi che uniscono l’uomo all’ambiente naturale. Per farlo, l’Esposizione sottolineerà l’importanza del “design ricostituente” con esempi concreti in grado di riparare e ricostruire il complesso rapporto terra-uomo. Saranno proposti progetti di varia natura che suggeriscono strade plausibili per passare all'azione.

"Bee Awards"

Per la prima volta, la Triennale di Milano assegnerà i Bee Awards. Una giuria internazionale si riunirà a Milano il 27 febbraio per selezionare tre Partecipazioni Internazionali presenti alla Mostra, in base all'interpretazione del tema e alla rilevanza delle idee proposte. I vincitori verranno annunciati durante l’inaugurazione, il seguente 28 febbraio.

Progetti d'autore

La mostra tematica includerà alcuni lavori commissionati appositamente per l’occasione. In particolare, i progetti ad hoc proporranno approcci creativi che mirano a correggere il corso autodistruttivo dell’umanità ma anche a pensare in maniera diversa alla nostra relazione con l’ambiente e con tutte le specie presenti sul pianeta. Tra questi si contano:

  • Ore Streams di Formafantasma: un’indagine approfondita del ciclo dei rifiuti e da una collezione di mobili per ufficio costruiti con materiali riciclati e non più vendibili;

  • Il progetto di Neri Oxman & Mediated Matter Group, MIT Media Lab, che utilizzerà la melanina su scala architettonica: una dimostrazione di come il design, a tutte le scale, possa essere un commento potente, poetico e rigorosamente scientifico, sui pregiudizi e gli errori umani;

  • Birdsong di Sigil Collective: un'investigazione del rapporto tra gli uccelli (reali o fantastici), gli umani, il paesaggio e la storia della Siria.

Oltre alle opere commissionate, la mostra tematica comprenderà una selezione di un centinaio di progetti degli ultimi tre decenni, esempi di design, architettura e arte ricostituente provenienti da tutto il mondo. Tra questi, Transitory Yarn di Alexandra Fruhstorfer, Nuka-doko di Dominique Chen e Whale Song di Google Brain, l’Hippo Roller di Pettie Petzer e Johan Jonker, il progetto residenziale Quinta Monroy di Elemental, le 100 sedie in 100 giorni di Martino Gamper, ed Eyewriter low-cost di Zach Lieberman, un sistema open source di tracciamento oculare.

"La Nazione delle Piante"

Ad arricchire la rosa delle Partecipazioni Nazionali a La XXII Triennale di Milano vi sarà infine una partecipazione speciale: La Nazione delle Piante. Si tratterà di un’installazione immersiva basata sulle teorie di Stefano Mancuso - tra le massime autorità nel campo della neurobiologia vegetale. L’assunto da cui parte Mancuso è che uno dei modi per evitare un futuro catastrofico per l’umanità, sia guardare alle piante in un modo nuovo, usarle non solo per quello che hanno da offrirci, ma per quello che possono insegnarci

 

Quando e dove

XXII Esposizione della Triennale di Milano
1° marzo - 1° settembre 2019
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano
 

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