Cersaie, 40 anni?!

Giunti irrimediabilmente alla mezza età, ma col cuore pieno di entusiasmo per gli anni a venire, alziamo i calici per brindare al compleanno di cersaie, ricordando a tutti noi che, come si dice, “i 40 sono i nuovi 30!".

Gian Paolo Crasta e Sara Falsetti

Il primo Cersaie cui ho partecipato è stato tre decenni fa – e lo scrivo con un certo sgomento – nel ruolo di giovanissimo “scarriolatore” per il quale la fiera era un simpatico momento di pausa dal liceo, durante il quale si passava qualche giorno a spingere enormi carrelli carichi di riviste da distribuire per i padiglioni.

Tante cose sono cambiate da allora, ma non i kilometri da percorrere in ogni direzione di Fiera Bologna, nel frattempo cresciuta di dimensioni e mutata nella forma.

L’area stampa era a quel tempo collocata in una struttura tensioattiva montata fuori il corridoio (ora vetrato) all’ingresso Costituzione, nel piazzale da dove attualmente parte la scala mobile per il pad. 19, aveva il pavimento in legno ricoperto di moquette che un po’ scricchiolava, al passaggio.

Un anno ci fu un acquazzone di fine estate, e si bagnarono parecchie delle riviste che erano stoccate all’interno del nostro stand, presieduto in quegli anni dalla nostra inossidabile Nicoletta Messori, che gestiva con teutonico rigore l’ordine di distribuzione delle riviste, allora come adesso distribuite a tappeto e, categoricamente: “Ovunque ed entro massimo la seconda mattinata di fiera”.

C’era meno tecnologia negli allestimenti e nelle tasche di tutti noi, e il tanto citato “effetto WOW” era demandato a modelle bellissime che passavano le giornate dentro le vasche idromassaggio in funzione nei padiglioni dell’arredobagno (fatto che, ricordato con l’odierno sentire, appare assai inopportuno).

Oggi, invece, è la normalità godere di allestimenti sempre più immersivi, emozionali. Dotati di installazioni in ledwall, aromaterapia, touch screen interattivi, pareti in verde naturale, audio in ultradefinizione, gli stand costituiscono vere e proprie architetture scenografiche nei quali è diventato consueto usufruire di visori per la realtà virtuale o aumentata che dialogano direttamente con le app.

La ceramica è cresciuta, è “diventata grande” anche fuori metafora, e le lastre hanno rivoluzionato il modo di pensare alle piastrelle fino a farle diventate “superfici” (persino leggermente flessibili, ci avreste mai creduto?) in grado di ricoprire intere facciate, arredi, isole cucina.

Le tecnologie ad essa collegata, dalla gestione della logistica nei magazzini fino all’ultimo dettaglio della posa, hanno subito incredibili evoluzioni, e la sua produzione ha definitivamente ingranato la marcia verso la fabbrica del futuro, alimentata a idrogeno verde.

Tile Italia, come Cersaie, in tutti questi anni è evoluto, è cresciuto, ha superato scossoni, l’11 Settembre, la crisi del 2008, il Covid, la crisi energetica e l’aumento mozzafiato del costo della carta… la redazione ha dovuto salutare prematuramente, a inizio di quest’anno, l’amato collega Alberto Tolomelli, ed infine Tile Edizioni è entrata a far parte di Kairos Media Group.

In tutti questi anni si sono avvicendati due stimatissimi direttori, Graziano Sezzi prima e Chiara Bruzzichelli poi, che ci hanno consegnato il dono prezioso di una testata accreditata come leader di settore, amata dai propri lettori e riconosciuta dalle aziende come la voce di riferimento per parlare con il mondo della rivendita.

Giunti irrimediabilmente alla mezza età, ma col cuore pieno di entusiasmo per gli anni a venire, alziamo quindi i calici per brindare al compleanno di Cersaie, ricordando a tutti noi che, come si dice: “I 40 sono i nuovi 30!".

Riviste