Dall'Argentina a Cersaie 2019: il talk di Emilio Ambasz

Tra i nomi di rilievo chiamati a partecipare al programma culturale "costruire, abitare, pensare" di Cersaie 2019 si conta anche il progettista argentino precursore dell’architettura “green” Emilio Ambasz, che terrà una conferenza presso la Galleria dell'Architettura il prossimo 26 settembre.

Nato in Argentina, Ambasz è anche un cittadino spagnolo per Concessione Reale. Ha studiato alla Princeton University dove ha conseguito anche un master in Architettura. Ha lavorato come Curatore al Museum of Modern Art di New York (1969-76) dove ha curato importanti mostre tra le quali “Italy – The new Domestic Landscape”, ha insegnato alla School of Architecture della Princeton University ed è stato visiting professor presso la Hochschule für Gestaltung di Ulm, in Germania.

Lo stile distintivo di Ambasz è una celebrazione della tecnologia unita al desiderio del ritorno alla natura, che descrive come "il verde sul grigio". Tra i suoi progetti di architettura figurano il Grand Rapids Art Museum in Michigan, vincitore del 1976 Progressive Architecture Award; la “Casa de Retiro Espiritual” a Cordoba, in Spagna, vincitrice del Progressive Architecture Award del 1980; e il Conservatorio del Centro botanico di San Antonio in Texas, vincitore del 1985 Progressive Architecture Award, del 1988 National Glass Association Award per l'eccellenza nel design commerciale e del 1990 Quaternario Award. Ha vinto il primo premio nel concorso 1986 per il piano urbano per la torre Eschenheimer a Francoforte, in Germania. La sua Banque Bruxelles Lambert a Losanna, in Svizzera, ha ricevuto il 1983 Annual Interiors Award.  Ha conseguito numerosi brevetti di progettazione industriale e meccanica, e la sedia Vertebra, disegnata insieme a Giancarlo Piretti, è inclusa nelle Collezioni di design del Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum of Art di  New York.

Tra le innumerevoli onorificenze, ha ottenuto la Honorary Fellowship presso l'American Institute of Architects, la Medaglia ISA 2014 per la Scienza dell'Istituto di Studi Avanzati dell'Università di Bologna e la Honorary International Fellow al Royal Institute of British Architects. Ha vinto per 3 volte il Compasso d'Oro.