Giorgio Squinzi ci ha lasciati e noi ci sentiamo un po' più soli
di Chiara Bruzzichelli – direttore TILE ITALIA
Giorgio Squinzi si è spento nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 ottobre, all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato da un paio di settimane a causa dell’improvviso aggravarsi della malattia che lo aveva colpito da tempo.
Nato il 18 maggio del 1943 e laureato in Chimica Industriale alla Statale di Milano, è stato Presidente di Confindustria dal 2012 al 2016, Consigliere Superiore della Banca d’Italia e due volte presidente di Federchimica. Per dieci anni patron della Mapei-Quick Step detentrice dei principali titoli iridati nel mondo del ciclismo, una esperienza abbandonata nel 2002 a causa delle vicende relative allo scandalo doping, inaccettabili per Squinzi; oggi proprietario del Sassuolo Calcio, che ha portato dalla C2 in Serie A e del suo stadio, il Mapei Stadium di Reggio Emilia.
Ma Squinzi è anzitutto l’Amministratore Unico di Mapei Italia e il Presidente di Mapei Group, realtà leader nel mondo nella realizzazione di prodotti chimici per l’edilizia presente in 35 Paesi con 81 stabilimenti e 31 laboratori di R&D per un fatturato 2018 pari a circa 2,5 miliardi di euro ottenuto con 10.500 dipendenti diretti nel mondo, di cui circa 2.200 in Italia. È alla Mapei, fondata nel 1937 dal padre Rodolfo, che Squinzi, supportato in tutto il percorso dalla moglie Adriana Spazzoli e negli ultimi anni dai figli Veronica e Marco, ha dedicato la sua vita lavorativa. Un campione di imprenditorialità “pura” i cui ricavi sono stati costantemente reinvestiti in azienda, senza distribuzione di dividendi.
Mai un bilancio in perdita e niente licenziamenti. Mai speculazioni finanziarie, ma grande impegno in ricerca & sviluppo, internazionalizzazione e responsabilità sociale dell’azienda: “Grande è l’attenzione che riserviamo ai prodotti abilitatori di sostenibilità – ribadiva Squinzi in una delle nostre ultime interviste -, ovvero tutte quelle soluzioni che creiamo con l’intento primario di aumentare la sicurezza e ridurre gli impatti degli edifici sull’ambiente. Essere sostenibili, per Mapei vuol dire anche valorizzare il talento, la proattività e lo spirito di squadra, nonché mettere il proprio know-how professionale al servizio della collettività sotto la spinta di un forte senso di responsabilità sociale. Come Gruppo Mapei amiamo infatti metterci in gioco e partecipare attivamente alla vita della comunità che ci circonda attraverso le sponsorizzazioni di eventi e iniziative sportive, culturali o di solidarietà”.
Innamorato di Milano, aveva ricevuto nel 1996 dal sindaco Marco Formentini l’Ambrogino d’Oro, massima onorificenza cittadina mentre, appassionato di musica, dal 2016 è parte del consiglio di amministrazione della Scala, ma infinite sono le iniziative culturali e le opere di restauro cittadine cui ha partecipato negli anni. Moltissimi i riconoscimenti ufficiali, dalla laurea ad honorem in Ingegneria Chimica conferita dal Politecnico di Milano all’assegnazione da parte del Presidente Napolitano del Premio Leonardo Qualità Italia, Squinzi è Cavaliere del Lavoro in Italia e Commandeur dell’Ordre de la Couronne in Belgio.
Tra le tante iniziative, anche se certamente non tra le principali, voglio ricordare che Giorgio Squinzi e la moglie Adriana Spazzoli sono stati tra gli ideatori e fondatori di TILE ITALIA, la rivista che da 30 anni si occupa del mondo delle piastrelle di ceramica. In quegli anni Mapei traghettava il mondo della posa in opera dei pavimenti e rivestimenti in ceramica dai sistemi tradizionali a quello ad adesivo, conquistando in breve il mercato.
Ecco, ora ci sentiamo tutti un po’ più soli, ma guardiamo con gratitudine all’esperienza umana e imprenditoriale di Giorgio Squinzi, vicini alla moglie Adriana e ai figli Veronica e Marco, da anni introdotti alla conduzione dell’azienda.