Gli italiani amano il colore in casa: un'indagine Sigma Coatings
Il colore come parte integrante - se non principale - del progetto d’interni. Questa è l’evidenza emersa dalla ricerca “Gli stili emotivi dell’abitare” condotta da Sigma Coatings, brand di PPG Univer Spa, tra le realtà italiane più rappresentative delle pitture per edilizia.
Un’analisi quali-quantitativa (etnografica e CAWI) dal carattere multidisciplinare (psicologico, sociologico e antropologico) che intende approfondire il rapporto tra gli Italiani e il colore degli ambienti domestici.
Un rapporto che si rivela viscerale e necessario: per l’84% degli intervistati il colore è “fondamentale come l’aria che respiriamo”, è sinonimo di positività, felicità e relax (20%), di emotività, sentimenti ed emozioni (20%), un elemento attivo capace di “far stare bene” specialmente all’interno delle mura domestiche (75%).
Quali sono i colori preferiti nelle case?
“Solamente” il 24% degli intervistati predilige il bianco, un colore che richiama pulizia (14%), luce (14%) e tranquillità (13%), mentre il più nutrito 76% ama circondarsi di colore nell’ambiente domestico, spaziando dalle tonalità più classiche dei gialli e dei blu, fino alle sfumature più ricercate dei viola e dei verdi. Il dato più curioso riguarda invece le differenti preferenze cromatiche tra Nord, Centro e Sud Italia.
Al nord il 23% della popolazione predilige nella propria casa la calda tonalità del giallo, che caratterizza specialmente gli ambienti comuni, come cucina e soggiorno. A questa segue il rosso (scelto dal 19%), preferito per lo più nella zona notte. Scendendo verso il centro blu (10%) e verde (9%) hanno la meglio, utilizzate rispettivamente nelle camere da letto e nella zona living.
Nelle regioni meridionali a dominare è l’azzurro, ispirato al mare che le circonda: un colore eletto come preferito negli ambienti domestici dal 12% degli intervistati, che lo utilizzano soprattutto nei luoghi dedicati al relax, come verande e soggiorni.
Dalla ricerca affiora quindi l’esistenza di un vero e proprio “mercato psicologico” del colore, impiegato non come mero elemento decorativo ma come colonna portante della propria abitazione in grado di trasformare lo spazio da anonimo a vissuto e “raccontato”.