Gruppo Rubelli: a Formafantasma la direzione creativa

Il primo atto dei nuovi direttori creativi del Gruppo Rubelli è il rilancio di Kieffer, con una collezione che lascia parlare i tessuti e punta sulla tattilità e sperimentazione.

A Formafantasma, uno degli studi di design più interessanti a livello internazionale, è stata affidata la direzione creativa del gruppo veneziano Rubelli. La prima sfida riguarda Kieffer, il brand più sperimentale, che è stato riletto sotto una nuova lente, con particolare attenzione alle materie prime e alle tecniche di tessitura.

“C’è un detto reso popolare da Gustav Mahler: tradizione non è culto delle ceneri, ma cura del fuoco”, spiega il CEO del Gruppo Nicolò Favaretto Rubelli, “Noi abbiamo bisogno di nuova energia, e Formafantasma è la scelta giusta”.

L’obiettivo della direzione creativa è portare nuove idee in una delle realtà più iconiche del made in Italy; in particolare, la missione per Kieffer è reinventare il brand, dandogli un’identità forte adatta al contemporaneo.

“Con Kieffer la sfida è capire cosa si può arrivare a fare con un telaio, dal punto di vista tecnico, come si può strutturare un tessuto. Abbiamo quindi lavorato sulla tattilità, sull’esplorazione sensoriale dentro gli ambienti domestici”, spiegano Simone Farresin e Andrea Trimarchi di Formafantasma, secondo cui Kieffer è fatta per essere percepita dai sensi e non per essere letta o contemplata.

Non a caso il nome della collezione – Untitled, un titolo concettuale ispirato al mondo dell’arte – lascia che a parlare siano i tessuti.

Lino, lana mohair, canapa, cotone, alpaca e carta sono alcune delle fibre selezionate. Prodotte nella manifattura Rubelli e in altre tessiture italiane situate nei pressi del lago di Como, sono fibre naturali in cui la tattilità è centrale. A renderle contemporanee sono i colori: accanto a tonalità neutre e pigmenti naturali, compaiono colori come il giallo pallido, il lilla, il rosa, che animano le nuance neutre per le quali è famosa Kieffer.

L’esplorazione estetica si accompagna all’attenzione alla sostenibilità, che da anni è uno dei temi cardine della ricerca di Formafantasma.

“Ci sono molti modi di guardare alla sostenibilità, e il più importante è creare una cultura che permetta di interiorizzare questi valori”, sostiene il duo di designer italiani.

La scelta di canapa, lana e carta – tre fibre insolite per il Gruppo Rubelli, famoso per le sete cangianti e i tessuti decorativi – rivela quello che sarà il ruolo di Kieffer sotto la direzione creativa di Formafantasma: un laboratorio di sperimentazione, con il compito di esplorare nuove possibilità materiche e concettuali per Rubelli.

Kieffer Formafantasma, Nicolo Favaretto Rubelli (ph Claudia Zalla)

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