L'architettura sostenibile di Anupama Kundoo a Cersaie 2019

Ad aggiungersi ai protagonisti del programma di talk "costruire abitare pensare" promosso da Cersaie 2019 sarà anche l’architetto Anupama Kundoo, che racconterà la sua progettazione sostenibile mercoledì 25 settembre alle ore 16.00 presso la Galleria dell’Architettura.

Di fama internazionale, Anupama Kundoo, nata a Pune, in India nel 1967, dimostra nel corso della sua pluripremiata carriera iniziata nel 1990 una forte attenzione alla ricerca e sperimentazione di materiali volti ad un’architettura a basso impatto ambientale ed appropriata al contesto socio-economico in cui erge. Kundoo ha costruito molto in India, ma ha avuto modo di progettare, ricercare e insegnare in vari contesti culturali, in ogni parte del mondo: TU Berlin, AA School of Architecture di Londra, Parsons New School of Design di New York, University of Queensland Brisbane, IUAV Venezia e ETSAB Barcellona. Attualmente è professoressa presso l’UCJC di Madrid, dove è Presidente di “Affordable Habitat”. È inoltre Strauch Visiting Critic alla Cornell University.

Il lavoro di Anupama Kundoo si estende anche alla progettazione urbana, grazie alla sua esperienza in urbanizzazione rapida legata allo sviluppo - di cui ha ampiamente scritto. Recentemente ha proposto delle strategie per la realizzazione di una città del futuro in Africa, presentate alla Triennale di Milano nel 2014.

È autrice di “Roger Anger: Research on Beauty / Recherche sur la Beauté, Architecture 1958-2008”, pubblicato a Berlino da Jovis Verlag nel 2009. La sua ultima pubblicazione è un capitolo del libro “Ripensare l’accessibilità in termini economici e ambientali” nel libro di Routledge “Urbanizzazione inclusiva: ripensare la politica, la pratica e la ricerca nell’era dei cambiamenti climatici” del 2015. Laureatasi nel 1989 presso il sir JJ College of Architecture di Mumbai, Kundoo ha conseguito il dottorato di ricerca al TU Berlin nel 2008 e già nel 2013 ha ottenuto una menzione d’onore nell’ambito del Premio Internazionale ArcVision for Women in Architecture per “La sua dedizione nell’affrontare il problema dell’accessibilità in edilizia e della sostenibilità in tutti i suoi aspetti”.