Mario Botta e Guido Canali sul palco di "costruire, abitare, pensare"

A confrontarsi sul tema del progetto il prossimo 27 settembre sul palco di ‘costruire, abitare, pensare’ - programma culturale di Cersaie – saranno altri due maestri dell’architettura: Mario Botta e Guido Canali.

Mario Botta, partito dalla prime realizzazioni di case unifamiliari in Canton Ticino, ha abbracciato molte tipologie edilizie: scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei ed edifici religiosi.

Tra le sue opere si possono ricordare: il MOMA museo d’arte moderna a San Francisco; la cattedrale della resurrezione a Evry; il museo Jean Tinguely a Basilea; la sinagoga Cymbalista e centro dell’eredità ebraica a Tel Aviv; la biblioteca municipale a Dortmund; il centro Dürrenmatt a Neuchâtel; il MART museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; la torre Kyobo e il museo Leeum a Seoul; gli edifici amministrativi della Tata Consultancy Services a Nuova Delhi e Hyderabad; la chiesa Papa Giovanni XXIII a Seriate; la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano; la chiesa del Santo Volto, Torino; il centro benessere Tschuggen Berg Oase, Arosa; il museo Bechtler a Charlotte; la sede Campari e residenze a Sesto San Giovanni; la biblioteca dell’Università Tsinghua a Pechino; la riqualificazione urbana dell’area ex Appiani a Treviso; l’hotel Twelve at Hengshan a Shanghai; la cappella Granato nella Zillertal, in Austria; lo Tsinghua University Art Museum a Pechino e il recente ristorante Fiore di Pietra sul Monte Generoso.

Guido Canali, pluripremiato architetto con uno studio a Parma e distaccamenti a Siena e a Monaco di Baviera, è stato docente allo IUAV di Venezia e insegna tuttora Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura di Ferrara. Il suo lavoro si è misurato con lo spazio abitativo – con i complessi residenziali sviluppati sul tema della “casa padana”, a Parma, Reggio Emilia, Sassuolo, Noceto – e con gli ambienti di lavoro.

Canali si è cimentato anche con il restauro e riallestimento di edifici storici e musei, divenendo interprete dell’architettura italiana al servizio della museografia. A Siena, il suo studio ha messo a punto il recupero dell’antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala, divenuto un centro museale e congressuale. A Milano, ha progettato la riconversione del quartiere ex Manifattura Tabacchi di Milano in complesso culturale, residenziale e commerciale e il Museo dell’Opera del Duomo; sempre a Milano.

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