Mario Cucinella per il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2018
Sarà l’architetto Mario Cucinella il curatore del Padiglione Italia per la 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Ad annunciarlo, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in seguito alla competizione ad inviti indetta ad hoc in vista della Biennale 2018 guidata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara.
Tramite “Arcipelago Italia”, il team guidato dal progettista bolognese punterà i riflettori sulle aree interne del paese, come colonna portante della realtà territoriale, per estensione e stratificazione storico-culturale.
“La riflessione – spiega Cucinella - si sviluppa a partire dalla lettura scientifica del territorio sulla base di quattro tematiche trasversali: architettura e paesaggio, infrastrutture, società ed economia”. Le opportunità emerse da tale ricerca troveranno una declinazione nella significativa selezione di una trentina di progetti che intendono promuovere la risposta ai bisogni dell’abitare, del connettere, del condividere e del progredire, anche in maniera integrata.
Particolare attenzione sarà dunque posta al contesto emergenziale post-sisma dell’Appennino Centrale, ulteriore occasione per il lancio di una call-to-action mirata.
Nell’ambito della proposta, lo studio ha suggerito inoltre al MIBACT di portare il Padiglione anche fuori dagli spazi della Biennale, coinvolgendo concretamente le comunità locali con l’obiettivo di stabilire una relazione biunivoca con il territorio.
Cucinella, oltre a vantare un'importante carriera nel mondo dell'architettura a livello internazionale, è fondatore di Mario Cucinella Architects, dal 2004 è Honorary Professor presso la Università di Nottingham, attualmente Direttore del comitato scientifico di PLEA (Passive Low Energy Architecture), e vincitore del prestigioso Honorary Fellowship Award 2017 secondo l’American Institute of Architects (AIA).
Nel 2012 ha fondato Building Green Futures, un’organizzazione no-profit il cui progetto simbolo è la Kuwait School, a Gaza, sviluppata in partnership con UNRWA (l’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ai rifugiati e profughi palestinesi e del Medio Oriente). Nel 2015 ha inoltre costituito a Bologna S.O.S. - School of Sustainability, una scuola volta alla formazione di nuove figure professionali nel campo della sostenibilità.
Tra le sue realizzazioni più significative, il Sino Italian Ecological Building (SIEEB) a Pechino, la nuova sede del Comune di Bologna, il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET) di Ningbo (CINA), il Nido d’infanzia di Guastalla (provincia di Reggio Emilia), la nuova Torre UnipoSai nel quartiere Porta Nuova a Milano.