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Missione Cassandra di Nou Group

Nou Group, studio di architettura presenta al Fuorisalone 2024 “Missione Cassandra”, l’installazione distopica in tram per riflettere sui cambiamenti climatici. Cosa accadrebbe se non esistesse più nemmeno un pezzo di verde sulla terra?

Una navicella spaziale, proveniente dal futuro, approderà alla Design Week. Nel suo interno preserva l'ultima zolla di verde rimasta sulla Terra. A immaginare questa inquietante previsione – forse non così irrealistica – è Nou Group, studio di architettura fondato nel 2017 a Viterbo da Daniele Conticchio, che realizza grandi opere di architettura e ingegneria pubblica e privata sostenibile e attenta al risparmio energetico, quest’anno la prima volta al Fuorisalone di Milano. Si tratta di un’installazione itinerante, in tram, chiamata Missione Cassandra.

“La Terra potrebbe essere solo un ricordo se non collaboriamo tutti per salvarla. Il più grande errore dell'umanità è pensare che qualcun altro salverà il pianeta al posto nostro. Alle nostre coscienze è affidata la sorte della Terra, e il futuro ci mostra che falliremo a preservarla. Resta un’ultima speranza, un solo frammento di verde chiuso in una capsula che arriva a Milano dal 2124, da una città satellite nomade nello spazio”. Questo è il messaggio che Nou Group, vuole trasmetterci.

Per evitare che la profezia avversa di Cassandra, già annunciata in passato e ripresa da Nou Group, non si avveri, durante la Design Week, una “navicella spaziale” trasporterà un prezioso contenuto – l’ultimo pezzo di verde proveniente dalla Terra, poichè custodito e preservato da Nou Group grazie alle loro azioni sostenibili nella progettazione - per le strade di Milano, in uno dei tram storici personalizzato ad hoc. Il nome Nou deriva dal concetto di Noosphere, che indica il regno del pensiero umano, una coscienza collettiva degli esseri umani. Sulla base di questa filosofia, lo studio è stato strutturato come un laboratorio di pensiero progressivo che cerca di raggiungere una consapevolezza sociale e ambientale attraverso la progettazione degli spazi.

La nostra capsula del tempo sarà futuristica e minimal, strizzando l’occhio all’alto design. Per l’esterno abbiamo optato per una pellicola olografica semi riflettente che ricorda le navicelle spaziali. L’interno sarà in predominanza di colore bianco e con elementi di alto design. Saranno messi in risalto claim come: WE CAN BE THE FUTURE, FROM THE FUTURE AND BEYOND, GREEN IS MORE THAN A COLOUR”.

Questo tram venuto dallo spazio - mezzo green per eccellenza che sembra provenire dalla Città Nuova, la dinamica e tumultuante Milano futurista di Sant’Elia - offrirà a chiunque salirà a bordo, l’opportunità di essere coinvolto nell’installazione interattiva e cogliere uno stimolo a riflettere sul proprio ruolo nell’ambito delle tematiche ambientali - l’istallazione “Lo specchio coscienza” si trova subito davanti all’entrata del tram, è uno specchio con una scritta luminosa “Ho la faccia di chi può salvare il pianeta” in cima - oppure, potrà partecipare agli incontri a tema che vi si svolgeranno durante la settimana del Fuorisalone.

Sono infatti previsti dei talk di discussione, 3 al giorno per 3 giorni, sul tema della sostenibilità ambientale e sull'importanza di adottare azioni virtuose per proteggere e preservare il nostro pianeta. Sono stati invitati: Benedetta Bruzziches fashion designer, Francesco Ferretti di Ferretti Project designer di interni e esterni, Tessa Gelisio ambientalista e conduttrice, Paulius Masteika creative designer, Nerina di Nunzio specialista di Alta Qualificazione all’Università Roma Tre per il “Corso Scienze e Culture Enogastronomiche” del Dipartimento di Scienze.
 


Si rifletterà su questi temi lanciati da Nou Group:

  • Noi siamo Natura. Se della natura non rimarrà nemmeno un frammento perderemo la nostra essenza vitale. Il verde siamo noi oggi, impegniamoci ad esserlo anche domani.
  • Dobbiamo avere consapevolezza del presente per abbandonare l’incertezza del futuro. La cognizione sociale che ognuno di noi è presente e futuro.
  • Nulla è perfetto quanto la fusione tra natura e architettura.

Infine, verrà messa a disposizione degli utenti “una capsula” in cui verrà chiesto di inserire un loro pensiero/previsione/desiderio per il futuro.

Ma è possibile cambiare un futuro così catastrofico? E in che modo?

 

“Il futuro è difficile da cambiare in questo momento se la coscienza dell'umano non si muove nella direzione della sostenibilità. Ma c’è ancora una possibilità. Tre cose salveranno il mondo: la curiosità, la sostenibilità e la voglia di futuro”, sottolineano Nou Group.

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