Premio Bellisario 2017 a Patrizia Famiglietti Art Director della Ceramica di Vietri Francesco De Maio

È Mela d’Oro 2017 per Patrizia Famiglietti, nella rosa delle dieci eccellenze premiate alla XXIX Edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”.

Conferito oggi presso gli Studi Rai a Roma, l’ambito premio Bellisario 2017, sezione Artigianato, va alla Famiglietti, moglie di Gianni De Maio e madre di tre figli, dal 2000 al fianco del marito nella gestione delle imprese di famiglia, per aver saputo preservare il valore della tradizione ceramica.

“Ho sempre creduto nella creatività italiana, specie in quella che viene realizzata con le mani in Italia – sottolinea Patrizia Famiglietti, Art Director della Ceramica di Vietri Francesco De Maio – ed è per questo che la ceramica è diventata la mia passione più grande. Fondamentale è tramandare il valore di una tradizione che inizia nel 1494 e ridare luce ad un artigianato spesso dimenticato, attualizzandolo per renderlo sempre più contemporaneo e, in qualche caso, persino futuristico”.

Avellinese, classe 1971, laureata con lode in Economia e Commercio, specializzata in Controllo di Gestione alla LUISS. La sua carriera inizia a Roma nel 1996 alla Deloitte & Touche. Nel 1998 torna a Salerno per intraprendere la professione. Il suo è un mondo fatto di numeri, di bilanci e di note integrative. Una professionista di contabilità, ma con una scintilla creativa che illumina la sua mente, sempre alla ricerca di idee nuove che la trasformano da amministratore del Vietri Ceramic Group ad Art Director della Ceramica di Vietri Francesco De Maio. Creativa, pragmatica, intuitiva, promotrice di progetti innovativi che conservano un sapore antico per rispettare una secolare tradizione ceramica che non può finire. La sua continua ricerca dell’eccellenza, quale baluardo del vero made in Italy, ha portato l’azienda al riconoscimento del premio 100 Eccellenze Italiane, alla partecipazione come partner tecnico per l’Italia alla London Design Biennale, all’invito alla Triennale di Milano per la mostra Gio Ponti: L’infinito Blu e alla nascita del Museo d’Impresa.

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