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Ristrutturazione: dal 3,6% al 10% di crescita in valore dell'immobile

Ristrutturare in Italia conviene sempre di più. Nei 104 capoluoghi di provincia, considerati nella loro fascia semicentrale, si registra un plusvalore del 3,6 per cento e un guadagno netto di cinquemila euro, considerando un costo di ristrutturazione medio di trentamila euro e uno sconto del 24,3 per cento circa. Questi sono alcuni dei dati emersi dal Secondo Rapporto sul recupero edilizio in Italia e nuovi format digitali, a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Paspartu Italy.

Lo studio, che si riferisce ai quartieri semicentrali delle principali città italiane dove il mercato risulta più dinamico, prende come standard un appartamento di sessanta metri quadri secondo i prezzi rilevati a febbraio 2018. Nella top ten dei capoluoghi italiani per il plusvalore ottenuto al termine del processo di ristrutturazione di un immobile si collocano Roma, Napoli, Firenze, Milano, Bologna, Venezia, Bergamo, Brescia e Torino, che chiude con il 5,7 per cento in più rispetto al valore di un immobile ristrutturato contemporaneamente in offerta sul mercato.

“Gli investimenti in riqualificazione sul patrimonio abitativo - ha commentato Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari - si confermano il motore del comparto edilizio, giungendo a rappresentare il 38 per cento del valore degli investimenti totali in costruzioni. Rispetto al 2007 il volume degli investimenti in manutenzione straordinaria è raddoppiato in termini reali, con oltre 46,5 miliardi di euro di fatturato nel 2016, che si traducono in 700mila abitazioni ristrutturate”.

Si prevede un aumento del 2,4 per cento in termini reali degli investimenti in costruzioni. Per il comparto residenziale l’incremento degli investimenti reali si stima dell’1,7 per cento in più rispetto al 2017, con una ripresa del settore delle nuove costruzioni e la prosecuzione del trend positivo delle ristrutturazioni, che dovrebbero registrare un incremento dell’1,3 per cento in termini reali nel 2018. (previsione Ance)

Sul totale delle 560mila transazioni del 2017, si legge nel Rapporto, sono state acquistate 130mila abitazioni da ristrutturare, ovvero il 23,2 per cento del totale e in crescita del 36,8 per cento rispetto ai dati del 2016. Il comparto si è ritagliato uno spazio maggiore tra le preferenze degli acquirenti, grazie alla possibilità di sconto e di guadagno in termini di valore che offre una ristrutturazione personalizzata.

“La rivoluzione digitale – ha aggiunto Mario Breglia - ha creato nuove esigenze nei consumatori contemporanei, rendendo quindi necessario un più attento sfruttamento delle opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche. La catena immobiliare sta venendo gradualmente investita da un’ondata di rinnovamenti, anche in questo caso guidati da una domanda resa sempre più esigente in un mercato sempre più competitivo”.

“La distribuzione digitale – ha concluso Breglia – permette, dunque, non solo di vendere un prodotto ma anche di formare una committenza più consapevole. La maggiore consapevolezza nasce dalla possibilità di confrontare le caratteristiche di diversi prodotti e compararne i prezzi. Inoltre, grazie alla realtà aumentata, è possibile visualizzare virtualmente il risultato finale su tablet o smartphone”

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