Ristrutturazione: le macro tendenze in Italia

Resina o cemento per garantire uniformità al pavimento, illuminazione scenografica, carta da parati e colori pastello di ispirazione scandinava sulle pareti.

Sono questi alcuni degli interventi più richiesti nell'ambito residenziale in Italia, rilevati da Ristrutturazione Low Cost, società specializzata nel settore con sede nel milanese, che alla soglia dei cinque anni di attività, effettua un bilancio sulle esigenze sia funzionali che estetiche in tema.

A spiccare tra gli highlights anche l'aumento del ricorso agli architetti, ulteriore sintomo che le tendenze stilistiche d'interior design, veicolate anche attraverso i media tradizionali, influenzano il gusto dei consumatori e sempre più inducono al supporto di professionisti del campo.

Nello specifico in tema di pavimentazione, risultano costantemente più richiesti resina e cemento, materiali che garantiscono un effetto uniforme molto apprezzato, seguiti da piastrelle di grande dimensione che, posate senza fuga, suggeriscono omogeneità alla vista. Resiste poi il fascino esercitato dal parquet anche per ambienti particolarmente delicati quali cucina e bagno. Per le pareti torna alla ribalta la carta da parati, che non ha nulla a che vedere con le tradizionali tappezzerie, mentre lo stile scandinavo continua a dettar legge sul mercato, tra colori pastello e sistemi di illuminazione non solo meramente finalizzati alla praticità ma anche alla creazione di atmosfera.

È invece in declino la soluzione della "sala bagno" a favore di spazi più razionali e semplici: le vasche da bagno cedono il posto alle docce, anche se di comode dimensioni (il piatto doccia minimo richiesto è da 90 cm).

«Su un versante più funzionale, quando si ristruttura completamente una casa, riscontriamo la preferenza per il riscaldamento a pavimento - spiega il Co-fondatore Gianluca Lazzaroni - che consente risparmi e garantisce maggiore uniformità nella temperatura. Significativa la propensione, nella distribuzione degli spazi, alla zona giorno, quella più vissuta, che deve essere anche la più luminosa possibile. Restando in zona giorno, le cucine sono rivelatrici delle esigenze imposte dalle case di oggi, più piccole di quelle di una volta (85 metri quadrati commerciali in media), per cui si predilige la soluzione dell'ambiente semi aperto, che combina l'optimum, rappresentato dall'ambiente separato, con il valore estetico aggiunto degli elementi di comunicazione fra gli spazi. Indicative dell'ottimizzazione degli spazi sono, infine, le attrezzature e rifiniture per le zone aperte, come balconi e terrazze: i nostri clienti li vogliono rendere a tutti gli effetti locali aggiuntivi della casa, come nei bagni, le nicchie».

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