Tendenze design: l'abitare sostenibile

LivingScapes - Salone del Mobile.Milano Trend Lab 

La predilizione per prodotti sostenibili, eco-compatibili e rispettosi dell’ambiente comincia a manifestarsi significativamente anche all’interno delle mura domestiche sia nella scelta di mobili, arredi e materiali che impattano in modo positivo sul pianeta sia nella gestione sempre più efficiente e senza sprechi delle risorse energetiche.

Un atteggiamento che si inserisce nella tendenza più ampia a ridurre le ricadute negative sull’ecosistema e che sta poco alla volta abbracciando tutti i campi di applicazione del design generando alternative eco-friendly per ogni genere di prodotto. A tal fine aziende e designer stanno incorporando le istanze della sostenibilità nei processi produttivi facendo propri i principi dell’economia circolare e sperimentando l’utilizzo di materie prime provenienti dalla rigenerazione degli scarti.

La progettazione comincia a riguardare l’intero ciclo di vita degli oggetti aprendo la strada a pratiche innovative per questo settore, come il riuso creativo o l’impiego di materiali biodegradabili.

Il rispetto per questo materiale si traduce anche nel metodo di lavorazione artigianale, che riprende le antiche tecniche manuali, così come nell’estetica che ne deriva. I loro pezzi sono caratterizzati, infatti, da forme semplici e contemporanee, dall’utilizzo di colori tenui, dettagli retrò e rimandi a un gusto modernista e geometrico, che esaltano la personalità del legno al di là dell’oggetto stesso, creando una piacevole ed equilibrata sintesi degli elementi.

In quest’ottica, fioriscono soluzioni creative per riutilizzare in modo inedito materiali di scarto dando loro una seconda vita e la possibilità di assolvere a nuove funzioni. Abbiamo già visto come il recupero dei container dismessi sia diventato un’opportunità per urbanisti e retailer per riqualificare in modo temporaneo e a basso costo intere parti di città, ora l’azienda canadese Modpools ne sta sperimentando l’applicazione nella progettazione di giardini ed esterni per impiantare in modo semplice e veloce una piscina con funzioni di Spa.

Questo macro-trend si articola in tre micro-trend che ne raccontano le diverse declinazioni e sfaccettature: Zero Waste Design, Upcycled Materials e Low Impact Living.

Zero Waste Design

Applicato al mondo del design questo approccio significa iniziare a ragionare in un’ottica di circolarità, minimizzando gli scarti della produzione e progettando non solo la durabilità degli oggetti ma anche la loro disassemblabilità e capacità di riciclo o di smaltimento. Zero Waste vuol dire anche sperimentare l’uso di materiali innovativi e implementare la ricerca sui biomateriali che permettono di ridurre l’impatto ambientale di mobili e arredi, rendendoli biodegradabili come i rifiuti organici. A questo scopo il processo di ideazione e creatività diventa strategico, improntato al design thinking ed esteso a tutta la filiera produttiva. La lampada R16, ideata dallo studio Waarmakers ne è un esempio: un packaging che diventa illuminazione.

Upcycled Materials

Il connubio tra riciclo e design nasce da una sempre maggiore consapevolezza che materiali o oggetti destinati a diventare spazzatura possano essere recuperati per creare qualcosa di completamente nuovo. Considerare gli scarti una risorsa è alla base di ogni processo di riciclo creativo. Materiali poveri, di recupero e i rifiuti generati dalla produzione o dal consumo, possono rappresentare una nuova frontiera per il design e per i designer.

Lucirmás è uno studio di Barcellona fondato dalla designer italiana Lucia Bruni che ha fatto propria la pratica dell’upcycling attraverso cui, utilizzando tecniche tradizionali di manifattura a mano, trasforma le bottiglie di vetro in oggetti per la casa durevoli e funzionali. In questo modo le bottiglie di vetro che normalmente finirebbero nel cassonetto dei rifiuti diventano la preziosa risorsa per la realizzazione di lampade e di originali accessori per la tavola. LaFlor Lamp, ad esempio, è una lampada a sospensione che combina una bottiglia a un paralume in rame fatto su misura mentre Dama Lamp è un punto luce da tavolo che nasce dal riutilizzo di una comune caraffa da 5 litri poggiata su una base di legno proveniente da foreste sostenibili e anch’essa lavorata a mano da artigiani locali.

Low Impact Living

Adottare stili di vita sostenibili si traduce all’interno delle mura domestiche, in primis, nell’attenzione alla riduzione dei consumi energetici. Questo tema sta diventando sempre più cruciale in tutte le fasi di progettazione a partire da quella edilizia fino a quella di interni. A questo scopo vengono in aiuto le tecnologie smart di ultima generazione che permettono di monitorare costantemente l’efficienza energetica degli ambienti e che stanno diventando parte integrante del paesaggio domestico.

Come sta succedendo già nell’ambito del food, anche il design sta sperimentando l’uso di materie prime naturali “non convenzionali”, facendo proprio il concetto di foraging, ossia l’approvvigionamento di ciò che terra o mare producono spontaneamente.

Netatmo, un’azienda francese specializzata in sistemi smart per la casa, ha ideato in collaborazione con Philippe Starck delle valvole intelligenti per i termosifoni che permettono di ridurre fino al 37% il consumo di energia per il riscaldamento domestico. Le valvole, infatti, consentono di regolare temperatura, spegnimento e accensione dei caloriferi a seconda degli usi e della composizione del nucleo familiare, anche da remoto. Diventa, così, possibile impostare il riscaldamento degli ambienti della casa solo quando vengono più utilizzati. Dotate di sensori, inoltre, le valvole sono in grado di analizzare in tempo reale e con precisione ogni elemento esterno – il meteo, l’isolamento della casa, il numero delle persone nella stanza, gli elettrodomestici in uso – e regolarne di conseguenza il funzionamento.

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