A Torino torna il festival "Architettura in città"
Dal 24 al 27 maggio torna il festival “Architettura in Città”, l’evento promosso a partire dal 2011 dalla Fondazione per l’architettura / Torino e dall’Ordine degli Architetti di Torino, che mira ad aprire un dialogo sull’architettura con tutto il capoluogo piemontese.
Tema del festival, curato per l’edizione 2017 dagli architetti Nina Bassoli e Davide Tommaso Ferrando e ospitato presso Spazio Q35, in via Quittengo 35, sarà la riflessione sul sistema di relazioni che l’abitare instaura oggi con la città, intesa come il luogo della prossimità, della diversità e dell’incontro con l’altro, sviscerando le annesse questioni legate al social housing, al mutare dello spazio domestico e all’influenza delle nuove tecnologie.
“Il festival è un’importante occasione per la Fondazione e per l’Ordine per parlare di architettura ai cittadini” sottolinea il presidente della Fondazione per l’architettura Giorgio Giani. “Ognuno di noi si relaziona quotidianamente con il frutto del lavoro degli architetti: viviamo in case e uffici, frequentiamo giardini, usufruiamo di servizi che sono l’esito di un progetto; chi vive questi luoghi deve esserne consapevole e deve imparare a riconoscere e di conseguenza a pretendere qualità nell’architettura. Per questa ragione abbiamo deciso di accogliere la proposta emersa dal laboratorio dell’anno scorso e dedicheremo alcune iniziative del calendario ad un target specifico, quello dei giovani adulti, i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni: una fascia d’età già in grado di vivere la città in modo autonomo e attento, che reclama spazi e attenzione, ma che al tempo stesso può fare da amplificatore verso altre comunità (la famiglia, la scuola, i centri sportivi,…).”
“È importante che il festival sia un evento di cui gli iscritti all’Ordine si sentano parte” ha inoltre dichiarato il presidente dell’Ordine degli Architetti Massimo Giuntoli “e alla cui realizzazione possano contribuire affinché il festival possa essere uno strumento di valorizzazione dell’operato della nostra categoria. Abbiamo scelto pertanto di replicare un’iniziativa già proposta l’anno scorso dal titolo Open studio, un’apertura eccezionale degli studi di architettura torinesi in orario serale, nata dalla volontà di ridurre la distanza tra i professionisti e la cittadinanza, e che quest’anno si svolgerà contemporaneamente in diverse città d’Italia in accordo con il Consiglio Nazionale degli Architetti. Inoltre stiamo immaginando altre forme di partecipazione che vedano un ruolo attivo degli architetti.”
A nutrire il programma saranno anche lectio tenute da importanti nomi del settore dedicate ai più giovani, la premiazione di Architetture Rivelate, il riconoscimento dell’Ordine alla qualità del progetto e della realizzazione, mostre fotografiche e rassegne tematiche che raccoglieranno i contributi di architetti e cittadini.