Al Fuorisalone, un guscio modulare e sostenibile in legno
Progettata da GG-loop e realizzata da Rubner Haus, Echinoidea si è presentata come interpretazione di uno spazio organico, la cui funzione è quella arcaica di riparo. Un’installazione volta a mettere in connessione uomo e natura attraverso uno spazio in dialogo diretto con l’esterno e l’utilizzo di luce, legno e aria quali materiali da costruzione. Un guscio modulare in legno altamente sostenibile e riciclabile, reso possibile da un sistema parametrico composto di 503 listelli per un ingombro di 6x6x6m, ha offerto ai visitatori del Fuorisalone un'esperienza contemplativa e avvolgente e una prospettiva nuova sul prato del Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano, sede della mostra evento Design Re-Generation. Ma più di ogni altra cosa Echinoidea si è posta come il manifesto di una forma dell’abitare che ricerca nell’armonia con la natura i canoni di un’architettura a emissioni zero.
L’installazione ha tratto ispirazione dal concetto di “capanna primigenia” introdotto da Vitruvio nel De Architectura e ripreso dall'abate Marc-Antoine Laugier nel suo “An Essay on Architecture” (1753) dove affermò che la forma architettonica ideale incarna ciò che è naturale. Particolare successo ebbe l’iconica illustrazione sul frontespizio dell’artista francese Charles Eisen che faceva riferimento alla “capanna primigenia”. Nell’immagine, una donna idilliaca, forse la personificazione dell'architettura, indica a un bambino, forse l'ingenuo architetto, una semplice capanna rustica, costituita da alberi e fronde – che Laugier tradurrà negli elementi chiave di colonna, trabeazione e frontone - quale archetipo “sul quale sono state immaginate tutte le magnificenze dell'architettura”.
Il concetto di riparo, di guscio, è stato ulteriormente esplorato nella fase di progettazione facendo riferimento alla specie animale acquatica dei ricci di mare, o Echinoidea, da cui l’installazione prende nome. Risalente a 450 milioni di anni fa, questa specie abita ogni oceano e clima ed è estremamente importante per la comprensione del nostro ecosistema in quanto supporta la valutazione dell'acidificazione generale degli oceani, delle temperature e degli impatti ecologici.
La particolare simmetria bilaterale della specie marina è stata fonte di ispirazione per un processo di fabbricazione ottimizzato che ha portato a una forma costituita da 4 parti identiche di louvers in legno. Tale approccio ha permesso di ridurre i tempi di costruzione e gli sprechi portando a zero l'impronta ecologica del padiglione.
Nell’installazione Echinoidea, la luce di Artemide ha reso ancora più accogliente l’ambiente con profili lineari RWB integrati nella struttura per lasciar spazio solo all’effetto di luce dinamico e avvolgente.
A questa presenza minimale ma scenografica si sono aggiunte le Gople Outdoor di BIG, grandi diffusori bianchi, leggeri e resistenti. La loro luce morbidamente diffusa ha animato la struttura seguendo i ritmi della vita nello spazio, potendo muoversi dall’interno all’esterno di Echinoidea per supportare l’interazione tra natura e riparo suggerendo situazioni e relazioni tra le persone e l’ambiente ogni volta nuove.