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“Ospiti scomodi” all'Hotel Boite

Il LAUFEN space Milano ospita una serie di incontri con l’architettura per mostrare nuovi modi di raccontare i luoghi e gli spazi. Il quarto appuntamento affronta l’indagine di riqualificazione dell’Hotel Boite di Borca di Cadore, avviata da un gruppo di giovani designer.

Progetto centro civico corte di Cadore ©archivio studio Gellner

Si presta a chiudersi il primo ciclo di incontri Art meets Architecture dell’anno 2022/2023, l’appuntamento firmato LAUFEN volto ad esplorare il mondo dell’architettura attraverso la lente delle arti visive e le esperienze degli specialisti del settore. Il precedente incontro, a cui quest’ultimo è collegato, aveva come soggetto il documentario di Davide Maffei “Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro”, l’indagine sul rapporto tra Enrico Mattei e Edoardo Gellner, uniti nel realizzare un esperimento architettonico e sociale unico nel suo genere: il Villaggio Eni “Corte di Cadore”, un centro turistico concepito e progettato per le vacanze montane dei dipendenti del gruppo petrolifero e delle loro famiglie.

Così come il documentario ha raccontato la modernità di un architetto precursore dei suoi tempi attraverso immagini inedite dell’Archivio Gellner, domandandosi su cosa resta della sua visione, in questo ultimo appuntamento l’esperienza diretta di un gruppo di giovani designer affronta un lavoro di ricerca e di riflessione su possibili scenari futuri per la riqualificazione di una delle strutture più celebri del centro vacanze: l’Hotel Boite.

Il titolo “Ospiti scomodi” esprime perfettamente il lavoro di indagine e investigazione che viene affidato ad architetti e designer per ripensare un vecchio edificio: un’attività molto spesso scomoda proprio perché porta alla luce difetti e incongruenze tali da stravolgere l’intero complesso. Capitanato da Kuno Prey, designer e docente presso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, e dalla designer Maria Tedde, promosso dall’Associazione Gellner con il contributo della proprietà dell’hotel, il team di sette giovani designer ha soggiornato all’Hotel Boite di Corte di Cadore a giugno 2023 con l’importante scopo di avviare una riflessione su possibili strategie di riqualificazione e riposizionamento nel mercato turistico attuale di una struttura alberghiera ormai storica, inaugurata esattamente sessant'anni anni fa all'interno del Villaggio ENI di Corte di Cadore.

L’Hotel Boite nel corso degli anni ha subito vari interventi di manutenzione e risistemazione con modifiche, alcune delle quali non proprio fortunate, che hanno alterato in parte la percezione dello spirito originario. Tuttavia, la forza dell’architettura e del progetto originario caratterizza ancora oggi gli spazi di questo storico hotel. Dopo un confronto con Francesco Accardo, manager della struttura, osservando a fondo lo stato dell’arte e immaginando piccoli interventi capaci di innescare un processo di autorigenerazione del luogo, il team ha concepito alcuni progetti che saranno poi elaborati e approfonditi per realizzare prodotti e interventi concreti che diventeranno patrimonio dell’hotel, restituendone la memoria storica e recuperando i principi di un architetto visionario.

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