Cesare Erba, dal passato al futuro

Cesare Erba

Siamo entusiasti di presentare, dopo ben dodici anni, una nuova intervista a Cesare Erba. La sua carriera inizia a Milano nel 1973 nel settore delle moquette, ed evolve negli anni '80 verso i pavimenti in legno, collaborando con Listone Giordano, dove raggiunge la posizione di primo cliente italiano per volumi d'acquisto. La sua esperienza si estende su tutta la filiera italiana, lavorando con aziende leader e servendo una clientela prestigiosa.

Oggi, il sig. Erba si dedica principalmente alla consulenza per studi di architettura, produttori e professionisti del settore, offrendo la sua vasta conoscenza in modo riservato ed esclusivo dalla sua sede nel centro di Milano.

Dodici anni fa, Cesare Erba ci aveva lasciato con un presagio sull'evoluzione del mercato: “Meno volumi e maggiori margini scaturiti dalla qualità, più attenzione alla ristrutturazione e al recupero, ai dettagli, alla corretta informazione e alla soddisfazione del cliente. Sarà necessario assicurarsi con le migliori certificazioni di qualità di prodotto e impegnarsi quotidianamente nel fare bene, e sempre meglio, ciò che si ama fare con passione.”

Siamo curiosi di sapere come questa visione si è evoluta nel tempo e quali nuove riflessioni ha da condividere con noi oggi...

TILE ITALIA: “Prima o poi il mercato ripaga degli sforzi fatti”. Sono passati 12 anni da quell’intervista, cosa potremmo dire oggi?

CESARE ERBA: Oggi potremmo dire che all’epoca furono indicazioni corrette. Il mercato dei pavimenti, almeno per me, di lì a poco si mosse radicalmente proprio in quella direzione, privilegiando interventi nei progetti di ristrutturazione di alta qualità piuttosto che i grandi volumi di nuove edificazioni. Ad oggi, inoltre, si è alzato di molto il livello qualitativo sia della domanda che dell’offerta dei prodotti e, di conseguenza, le competenze necessarie per soddisfare queste aspettative.

TILE ITALIA: Lei ci raccontò che iniziò la sua attività a Milano nel 1973 nel settore delle moquette con suo fratello Gianni, diventando tra i principali distributori italiani di tale materiale all’epoca molto in voga, con 250.000 mq all’anno. Poi, nei primi anni ’80, l’incontro con Giuseppe Margaritelli, di cui fu il primo e maggior cliente in Italia per volumi di acquisto. Come la sua esperienza con Listone Giordano ha influenzato la sua carriera nelle pavimentazioni in legno?

C. ERBA: Ho avuto il privilegio di vivere con loro il cambiamento epocale del mercato dei pavimenti in legno, di cui il loro prodotto è stato motore grazie alla ricerca di bellezza e perfezione tecnica che, da sempre, lo caratterizzano. La nostra collaborazione ha contribuito a rafforzare la mia credibilità professionale, e arricchito profondamente la mia conoscenza del settore.

TILE ITALIA: Come è passato dai volumi elevati di allora alla dedizione per il singolo intervento creativo e personalizzato di oggi?

C. ERBA: All'epoca, grazie alla richiesta del mercato ed al mio istinto imprenditoriale, arrivai a fornire e posare pavimenti in legno in circa 450 nuovi appartamenti all’anno. Tuttavia, ciò che davvero mi dava stimoli ed energia era la grande passione per la ricerca di stile e l’attrazione estetica per tutte le superfici con materie naturali e in particolare -appunto- i pavimenti in legno. Da sempre mi appagano particolarmente gli aspetti creativi e quindi il piacere di collaborare con gli architetti nella personalizzazione del prodotto da inserire nel loro progetto. Alcune realizzazioni, così nate, sono poi state adottate anche dai produttori, su scala industriale.

TILE ITALIA: Quindi il suo è, ad oggi, anche una sorta di “laboratorio” per sperimentare nuove tendenze?

C. ERBA: In un certo senso, sì: ho a disposizione un notevole campionario di pavimenti in legno, tra storici e attuali, differenti per essenza, formato e finiture. Il visitare il mio atelier, per gli architetti, è come immergersi in un mare di ispirazioni da poter letteralmente toccare con mano mentre, per alcuni produttori, esso rappresenta una sorta di “anticamera” per verificarne il potenziale nel mercato, a maggior ragione che oggi la personalizzazione è richiesta anche nel Contract.

TILE ITALIA: È per questo che passò da avere la più grande sala mostra in Italia dedicata ai pavimenti in legno, ad un piccolo e sofisticato atelier in centro Milano?

C. ERBA: Aver chiuso la sala mostra è stato necessario per adeguarsi ai cambiamenti del mercato e aprirsi a nuove opportunità, seppure la sua storia ed il suo successo siano stati un traguardo importante, di cui sono fiero. Oltre a rappresentare un primato nel mercato italiano, era soprattutto meta di architetti da tutto il mondo, fatto questo che mi hanno arricchito di nuove ispirazioni e relazioni internazionali. Il cambiamento successivo, grazie anche al supporto e al lavoro di mio figlio Lorenzo, è stato propedeutico ad avere il tempo necessario, che ora ho, per dedicarmi in modo più esclusivo ad ogni singolo progetto.

TILE ITALIA: Chi si rivolge a lei e come si svolge tipicamente la consulenza?

C. ERBA: Si rivolgono a me principalmente architetti e progettisti. La consulenza che offro parte con l’ascolto e la comprensione delle esigenze, con la visione del progetto e la visita in cantiere. Il fine è di suggerire il prodotto che sia tecnicamente ed esteticamente adeguato al progetto.

TILE ITALIA: Come la sua esperienza con Listone Giordano ha influenzato la sua carriera?

C. ERBA: Ho avuto il privilegio di vivere con loro il cambiamento epocale del mercato dei pavimenti in legno che il loro prodotto ha determinato, trovando il partner ideale per la loro continua ricerca di bellezza e di perfezione tecnica. Ha fondamentalmente rafforzato la mia credibilità professionale e arricchito profondamente la mia conoscenza del settore ad alti livelli.

Leggi l'intervista completa su Tile Italia 2/2024

Riviste