Lorenzo Onofri, Stile Pavimenti in Legno soc. cooperativa

Lorenzo Onofri

Dopo anni dedicati a un minuzioso processo di internazionalizzazione, che ha visto l'azienda guadagnare mercati particolarmente attenti alla qualità del 100% Made in Italy in Estremo Oriente, America Latina e -soprattutto- Stati Uniti e Canada, Stile torna adesso a concentrarsi sul mercato interno, e lo fa, in particolare, con due collezioni: Fabric e Stilart Wall. Solo apparentemente in antitesi (la prima è dedicata a una fascia di pubblico più attenta al rapporto qualità/prezzo, la seconda è massima espressione della tecnologia e del design) rappresentano entrambe la volontà dell'azienda di proseguire nel proprio percorso di crescita fatto di tecnologia, innovazione, rispetto della materia prima e qualità.

TILE ITALIA: “Fabric” rappresenta non solo un’innovazione di prodotto, ma il simbolo di una rinascita. Ci parla di Stile spa e della sua ormai ultracinquantennale storia?

LORENZO ONOFRI: Stile nasce dalla tradizione e passione di tre famiglie da sempre legate al mondo del legno e dell’artigianalità, nel lontano 1965. Nel tempo si è sempre più affermata come azienda che ha saputo coniugare gli aspetti legati alla preziosa materia prima, il legno, con l’innovazione tecnologica e di processo, passando dalla produzione di pavimenti tradizionali in massello a quella di pavimenti ingegnerizzati di alta qualità e innovazione. “Fabric”, in particolare, è sviluppata per soddisfare una fascia di clientela sensibile al rapporto qualità/prezzo ma che, tuttavia, non vuole rinunciare alla bellezza e ai vantaggi di una pavimentazione in legno, pur con budget limitati. È innovativa, in quanto utilizza un supporto diverso dal consueto (prodotto da una combinazione di tre diverse specie legnose, sempre comunque ad incollaggio fenolico e certificata FSC) in grado di mantenere gli standard di qualità e sostenibilità tipici della nostra produzione, ma a un prezzo inferiore. “Fabric” è un importante tassello per il ritorno di Stile da protagonista anche sul mercato italiano dove, da qualche anno, non ci eravamo più focalizzati perché concentrati sullo sviluppo dei mercati strategici all’estero.

TILE ITALIA: Quello che colpisce osservando il vostro sito internet è la chiarezza comunicativa e un certo rigore nel trasmettere le informazioni, estremamente chiare e coincise. E’ questa la filosofia di Stile?

L. ONOFRI: Direi proprio che ha colpito nel segno! Abbiamo sempre considerato la trasparenza una delle caratteristiche peculiari di chi produce pavimenti in legno di qualità in Italia. Purtroppo il nostro settore si presta a tante (troppe) mistificazioni e messaggi ingannevoli, visto che utilizziamo materiali naturali, in teoria disponibili a tutti. Risulta invece necessario potersi differenziare, e noi abbiamo scelto di farlo fornendo informazioni comprensibili ed efficaci, per poter mettere il consumatore nelle condizioni di poter scegliere consapevolmente un prodotto rispetto ad un altro. Cosa non sempre semplice, anche per gli addetti ai lavori!

TILE ITALIA: La collaborazione con Digital Design e Centro Pavimenti per la nascita di “Stilart Wall” … il parquet si arrampica sulle pareti e si ammanta di decorativismo. Ci parla di questa collezione e di come è nata l’idea?

L. ONOFRI: Questa collezione è frutto di un amore per il bello e per la tecnologia che ci permette di innovare e creare contemporaneamente: per la prima volta il legno in verticale si spoglia del suo ruolo tradizionale di semplice boiserie per assumere nuove potenzialità comunicative. Il supporto creativo e tecnologico di Digital Design, insieme con l’esperienza tecnica e la voglia di sperimentare del Centro Pavimenti, hanno messo in moto un desiderio di lanciarsi in questa nuova sfida delle superfici verticali, creando un prodotto rivolto soprattutto al mondo degli interior designers che hanno, attraverso “Stilart Wall”, la possibilità di ideare disegni, textures e geometrie su legno senza alcun limite di spazio e di creatività. La flessibilità e precisione dell’incisione laser e della professionalità di Digital Design pensano al resto.

TILE ITALIA: “Lab” e “Teknè”, espressione massima della creatività nel parquet. Chi sono i principali fruitori di questa tipologia di materiali?

L. ONOFRI: I pavimenti a disegno “Tekné", con le loro combinazioni di formati tradizionali e innovativi, molteplici specie legnose o colori di finitura, riescono a dare nuovi spunti creativi ad architetti e progettisti. Non mancano comunque soluzioni più semplici e razionali, in modo che anche l’utente finale possa percepirne l’unicità e la semplicità delle forme. Pensiamo infatti che eleganza e bellezza siano guidati da canoni universali di percezione dell’armonia e “Tekné” si ispira, anche nel nome, a questi valori, tipici e senza tempo, appunto, propri del mondo Classico. È qui che hanno le radici i nostri canoni di razionalità, intuizione e bellezza. Il mondo “Lab” è invece più rivolto al mondo della creatività e unicità delle finiture e trattamenti. Prodotti come il “Lab Metal” sono unici nel loro genere e ci contraddistinguono per portare qualcosa di veramente diverso e innovativo in questo settore, di per sé piuttosto tradizionalista.

TILE ITALIA: Quali sono in questo momento i valori più difficili da comunicare ai clienti?

L. ONOFRI: Quando ho cominciato a lavorare in questo settore -ormai trenta anni fa- era tutto un altro mondo: allora lavoravamo circa trenta specie legnose provenienti da tutto il pianeta, ed è stato grazie a questa diversità che ho appreso la “cultura del legno”. Allora era difficile improvvisarsi venditori di parquet, se non pagandone un prezzo elevato dato dalla scarsa conoscenza dei materiali e delle loro caratteristiche.

Oggi, purtroppo, avendo il rovere assunto il ruolo di “foglio bianco” su cui andare ad applicare con semplicità ogni sorta di colore e finitura, questa esperienza e professionalità di cui parlavo sopra si sono persi. Vediamo il mercato invaso da prodotti senza arte né parte, venduti da intermediari che forse non sanno neanche come sia fatto un albero, e quanto valore ci sia in ognuno di essi. Si parla perlopiù di prezzi, colori e dimensioni, ma il settore si è molto “imbarbarito”.

Fa male vedere come un materiale naturale, e quindi con un valore intrinseco importante di per sé, venga svilito e svenduto come fosse uno dei tanti prodotti che imitano il legno. Il legno piace per definizione, ma veramente pochi sanno di cosa si parla e lo sanno valorizzare. Speriamo che il mercato premi sempre più chi fa della qualità, dell’esperienza e dell’autenticità una missione.

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