Approccio “zero waste” con materiali di recupero per Horto Restaurant

Un ristorante stellato dall’atmosfera onirica, che segue il principio “zero waste” privilegiando materiali di recupero come il legno di Idee&Parquet ricavato da vecchi tini per l’invecchiamento dell’aceto balsamico.

Situato nel cuore pulsante di Milano, in cima all’esclusivo The Medelan di Piazza Cordusio, il ristorante stellato Horto, guidato dallo chef altoatesino Norbert Niederkofler, si propone di valorizzare la dimensione locale attraverso la selezione di materie prime stagionali e il coinvolgimento degli “orti lombardi” - cascine, caseifici e agricoltori a non più di un’ora di distanza – per offrire un menù all’insegna dell’etica e della sinergia tra cucina e territorio. Un’esperienza gastronomica che trova nella terrazza dell’originario Palazzo Broggi, progettato da Giovanni Muzio alla fine del 1800, una pregiata ambientazione, caratterizzata oggi da uno stile squisitamente contemporaneo in armonia con l’anima moderna della città meneghina senza adombrarne la sua importante tradizione architettonica. 

Il progetto di interior design, curato dallo studio Genius Loci Architettura, ha concepito il ristorante come uno spazio immersivo, concentrandosi su una visione onirica suggerita dal luogo stesso, così vicino al cielo e lontano dal trambusto urbano. Da qui, la scelta di privilegiare strutture d’arredo organiche e forme sinuose plasmate da materiali e colori naturali che creano una fusione quasi monocromatica della metratura, definendo un ambiente privo di sovrabbondanze decorative, etereo e accogliente, in cui la convivialità è focus centrale. L’unicità della terrazza e l’ampia vista su Milano hanno inoltre portato all’eliminazione di ogni tipo di diaframma tra aree interne ed esterne a favore di una parete vetrata che abbraccia l’intera location garantendole ariosità. Un leitmotiv di connessione e trasparenza che si esplicita anche nell'ampia cucina a vista, grazie alla quale gli ospiti possono assistere alla meticolosa preparazione dei cibi.

UN INTERIOR “ZERO WASTE”

Prioritario per il progetto d’interni è stato l’accoglimento del principio “Rifiuti Zero”, con la conseguente ricerca di materiali che ne seguissero l’orientamento, per rispecchiare anche nel design la filosofia culinaria dello chef.

Le pareti sono state dunque rivestite con intonaco ottenuto riutilizzando gli scarti della lavorazione agricola e industriale del riso, mentre il pavimento ligneo, appartenente alla collezione “Legno Divino” di Idee&Parquet e posato secondo uno schema che rompe con gli standard classici, è stato realizzato con rovere di recupero ricavato da vecchi tini per l’invecchiamento dell’aceto balsamico di circa 4 metri d’altezza e quasi 2,5 metri di circonferenza, assemblati con tavole di rovere massello di prima scelta dritte e di spessore 7 cm.

Il legno, proveniente da un’acetaia di Modena che ha dismesso i tini dopo oltre 20 anni di utilizzo, con tanto di certificazione, è stato sottoposto dal team di Idee&Parquet ad un laborioso processo di lavorazione che ha previsto una prima lunga fase di stagionatura all’aria aperta ed una successiva lavorazione per creare tavolame pronto all’essiccazione in appositi forni. La seguente fase di falegnameria ha poi condotto allo sviluppo di una superficie a poligono irregolare in grado di tracciare un disegno geometrico ripetitivo sui toni del rovere leggermente sbiancato, su concept dello studio Genius Loci Architettura.

Il materiale così ottenuto, accuratamente selezionato per conseguire un movimento cromatico perfettamente allineato al mood del progetto, ha reso il pavimento una creazione unica, dalle striature naturali più o meno scure, in parte intrinseche del legno, in parte dovute alla penetrazione dell’aceto all’interno delle fibre del rovere.

ph. Mattia Parodi - Motel409, Gaia Anselmi Tamburini, Christian Bazzo